Irene Grandi, "Io in Blues" e non in Sanremo

La cantante fiorentina a Palazzo Spini Feroni insieme al critico musicale Dario Salvatori per “Donne in equilibrio tra ieri e oggi“

Irene Grandi, "Io in Blues" e non in Sanremo

Irene Grandi, "Io in Blues" e non in Sanremo

di Giovanni Ballerini

"Per me un grandissimo onore che un brand prestigioso come Ferragamo mi abbia invitato a parlare di musica e donne. Sono doppiamente felice perché ho modo di farlo nella nostra città, in questo prestigioso ciclo di incontri". E’ un’Irene Grandi solare e disponibile quella che ieri alle 17 ha presenziato in un gremito Palazzo Spini Feroni al quinto appuntamento di "Donne in equilibrio tra ieri e oggi", un’occasione per stimolare la riflessione su alcune tematiche con l’intento di generare un confronto con le nuove generazioni. Questa serie di eventi sono stati organizzati dal Museo e dalla Fondazione Ferragamo, per la mostra Donne in equilibrio, curata da Stefania Ricci ed Elvira Valleri, come omaggio a Wanda Miletti Ferragamo, moglie di Salvatore Ferragamo e guida dell’Azienda dal 1960 al 2018. Gli incontri proseguiranno ogni mercoledì alle 17 fino al 22 marzo a Palazzo Spini Feroni.

Irene, le è dispiaciuto non essere in gara a Sanremo? "Sono andata in vacanza, che è la cosa migliore da fare se non si partecipa al Festival. Che è una manifestazione che vivo ancora con grande intensità e che, quando ci vado, mi prende a pieno. Stavolta ho preferito rilassarmi e sono bella carica, prima di riprendere il tour "Io in Blues" un tributo appassionato a questo sound e alle mie radici, alla mia formazione musicale, alle prime esperienze sul palco, prima di sviluppare il mio stile".

L’incontro con il pubblico, che è stato moderato dalla giornalista Eleonora Chioda, ha visto entusiasta protagonista anche il critico musicale e storico della hit parade Dario Salvatori, che ha intrattenuto il pubblico con la sua enciclopedica conoscenza delle sfumature del pop. "Le donne hanno movimentato la hit parade per tanto tempo – dice Salvatori -. Quando andavano di moda le sigle erano le donne a prevalere, anche se poi, fino alla fine degli anni ’60, almeno la metà di quelle di successo le ha realizzate Mina, con fior di musicisti e autori".

Ma, nella cinquina finale sanremese non c’erano donne? "Giorgia c’è andata vicina, ma poi non ce l’ha fatta". Ha qualche nuovo programma televisivo in ponte? "Sì, con Renzo Arbore che ha deciso di tornare. Siamo amici da qualche decennio e siamo contenti di ricreare il clima giusto con questo programma che si chiamerà "Appresso alla musica", sarà sui grandi personaggi del pentagramma e comincerà alla fine di febbraio su Rai 5". Chi sono le donne che hanno fatto la storia del pop? "Nella musica leggera italiana è una triade di artiste della stessa età, che quasi contemporaneamente si sono fatte valere, ognuna con le sue caratteristiche: Mina, Milva e Ornella Vanoni. Iva Zanicchi arrivò dopo al successo".

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