"Io in Italia Viva? Tutto falso, resto nel Pd"

Cecilia Del Re smentisce le voci su un suo possibile passaggio a Italia Viva e ribadisce la sua volontà di restare nel PD. Alla convention "Sarà Firenze" invita esponenti della vita attiva della città per una politica propositiva e basata sulla condivisione.

Anche se da più parti oramai la danno come cosa già fatta, scontata, Cecilia Del Re invece smentisce ufficialmente: "Io in Italia Viva? Voce infondata, non esiste, a parte qualche messaggio del tutto amicale con persone che conosco da anni non c’è altro. Io voglio restare nel Pd – afferma l’ex assessora – e non vedo altri scenari, neanche la possibile formazione di una lista civica che appoggi i renziani". La battagliera dem, poi, aggiunge che "nel Partito democratico farò una battaglia per la trasparenza, la democrazia e la partecipazione". Amareggiata per il voto della direzione, Del Re è ancora convinta che ci siano i margini per arrivare alle primarie, "così come prevede lo statuto d’altronde. E infatti ai delegati non è stata data la possibilità di votare su questo argomento ma sono state semplicemente raccolte delle firme, oltretutto in malo modo".

Poi parte l’affondo: "Un conto è sottoscrivere un documento che dà mandato al segretario di valutare la possibilità di costituire un gruppo di saggi per arrivare a un nome condiviso e un conto è dire no alle primarie". E ancora: "Il desiderio di partecipazione attiva è entrato nel Dna della comunità politica del campo progressista. Rinunciarvi, paventando il rischio inesistente di divisioni, sarebbe un errore destinato ad acuire la frattura nel Pd". Questa sera alla convention di “Sarà Firenze“ al Tuscany Hall, si spiega dall’entourage dell’ex assessora, sul palco si alterneranno "cinque visioni per immaginare la Firenze dei prossimi dieci anni" e sono previsti "14 interventi per raccontare la voglia dei rioni e delle comunità di essere parte della crescita della città". Per Cecilia Del Re, insomma, "se vogliamo un Pd capace di parlare alla società e non chiuso su se stesso dobbiamo aprirci alla città. Per questo abbiamo deciso di invitare esponenti della vita attiva di Firenze. Giovani, donne, startupper, docenti e amministratori locali che hanno in comune una visione propositiva della politica. Una politica che fa della condivisione la sua forza propulsiva".

A.P.

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