Firenze rende omaggio a Amelia Pincherle Rosselli e le intitola un’area pedonale a Porta al Prato, in prossimità del viale che porta il nome dei suoi due figli uccisi in Francia nel 1937 per mano di un’organizzazione terroristica di estrema destra in collusione con i servizi segreti fascisti e tra i fondatori di Giustizia e Libertà. La cerimonia è fissata per le 11 di mercoledì 21 febbraio alla presenza dell’assessora alla cultura della memoria e alla toponomastica Maria Federica Giuliani e di Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli di Firenze. Amelia Pincherle, questo era il cognome di nascita, era nata a Venezia da una famiglia ebrea che vantava tradizioni risorgimentali. Giovanissima si sposò con Giuseppe Emanuele Rosselli, di famiglia ebrea. Amelia Pincherle Rosselli fu drammaturga, traduttrice, attivista nel nascente movimento delle donne, nonché autrice di libri per bambini.
CronacaIntitolazione dell’area pedonale alla mamma dei fratelli Rosselli. Fu drammaturga e attivista