Incidenti mortali sul lavoro, in Toscana uno su tre accade in agricoltura

Segue il settore edile che rappresenta il 19 per cento di questo tipo di infortuni

Trattore ribaltato (foto di repertorio)

Trattore ribaltato (foto di repertorio)

Firenze, 15 maggio 2019 -  L'agricoltura si conferma ancora un settore ad alto rischio per gli incidenti sul lavoro. Sono infatti ascrivibili al settore primario il 30 per cento degli infortuni mortali in Toscana, segue il settore edile che rappresenta il 19% di questo tipo di infortuni. La principale causa degli infortuni in agricoltura, come noto è il ribaltamento dei mezzi meccanici.

Lo rende noto la Cia Agricoltori Italiani Toscana che insieme all'Accademia dei Georgofili, organizza per domani, giovedì 16 maggio (ore 14.30), in programma a Firenze all'Accademia dei Georgofili il convegno ''Sicurezza in agricoltura. Reti di Rls per la promozione della salute'', in programma a Firenze all'Accademia dei Georgofili, organizzato dalla Cia Toscana e dall'Accademia dei Georgofili, in collaborazione con Aidii, con il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell'Università degli Studi di Firenze e con Vie En.Ro.Se. Ingegneria srl nell'ambito del progetto ''Reti di Rls per la promozione della salute'' cofinanziato dalla Direzione Generale di Prevenzione Inail - Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (il progetto nasce nell'ambito dell'avviso pubblico 2015, in compartecipazione tra Inail e Ats Aidii).

"Il progetto - spiega Alessandra Alberti, Cia Toscana - ha l'obiettivo principale di favorire lo sviluppo della cultura della prevenzione; favorire la consapevolezza e la chiarezza del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) nel settore agricoltura". - La rete sarà strutturata a livello informatico: con un sito web che fungerà da portale per la distribuzione delle informazioni e dei materiali e da server per un forum permanente di interscambio fra Rls del settore agricoltura. Le prime fasi del progetto sono servite per incontrare i rappresentanti aziendali e territoriali e capire quali sono i principali fabbisogni dei rappresentanti della sicurezza e territoriali. "Abbiamo raccolto sia dati di interesse statistico generale (età, anzianità di servizio, livello di istruzione) - spiega Alberti -,sia di interesse più specifico (tipologia e frequenza di utilizzo di supporti informatici per lo svolgimento del ruolo; informazioni ritenute necessarie per lo svolgimento del ruolo; modalità di organizzazione del lavoro; rapporti con le altre figure aziendali previste dal D.Lgs.81/08 (esempio datore di lavoro, medico competente, responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione); rapporti con gli altri Rls dell'agricoltura o di altri settori produttivi". 

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