ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Influenza in Toscana, casi in aumento, picco previsto tra gennaio e febbraio

Ma la campagna vaccinale non sta prendendo quota

Torna l'incubo influenza

Firenze, 4 gennaio 2020 - La campagna vaccinale contro l’influenza anche nell’ultima stagione – tuttora attiva – non sta riprendendo quota. "I medici di famiglia stanno offrendo ancora il vaccino, ma siamo molto lontani dalla soglia di copertura auspicata – spiega Alessio Nastruzzi, segretario regionale dei medici di medicina generale riuniti sotto la sigla Fimmg – Se raggiungeremo lo stesso risultato della passata stagione sarà un successo, evidentemente paghiamo le campagne dei ‘no vax’ e ancora l’eco delle morti sospette a causa dell’adiuvante, ormai datata e priva di un riscontro scientifico".

E invece l’influenza è arrivata. In base ai dati di Influnet, il sistema di sorveglianza integrata dell’Istituto superiore di sanità, il numero dei casi, in corrispondenza dei giorni delle feste, con la chiusura delle scuole, aveva fatto registrare una flessione. Ma ora è in ripresa.

"Per ora siamo ai livelli dello scorso anno – spiega il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Giovanni Rezza – La maggioranza dei virus in circolazione sono due del tipo A (ceppo H1N1 e H2N3) e uno del tipo B". Gli stessi, dunque, in circolazione da alcuni anni. Anche se "magari hanno fatto piccole mutazioni" colpendo anche chi si era già ammalato.

Anche se il picco è atteso tra fine gennaio e le prime settimane di febbraio, "in Toscana sono già finite a letto 80mila persone, a Firenze circa 25mila", spiega Nastruzzi. Il virus che più colpisce da circa un mese porta in dote febbre improvvisa, che dura un paio di giorni, dolori articolari e disturbi gastrointestinali.

Ma si tratta di un virus influenzale o di parainfluenza? "Ci sono tre tipi di forme influenzali: quella che colpisce prevalentemente le vie respiratorie, quella febbrile e quella gastrointestinale – dice il segretario della federazione dei medici di medicina generale – Difficile dire se quello molto diffuso in questo periodo sia un virus influenzale o parainfluenzale, bisognerebbe che il paziente si sottoponesse a tampone per l’individuazione dell’antigene".

Proprio in questi giorni sta cominciando l’assalto dei casi con complicazioni respiratorie ai pronto soccorso. "Abbiamo il piano di iperafflusso che non è ancora mai stato attivato – spiega Simone Magazzini, direttore del dipartimento Emergenza-urgenza e area critica dell’Asl Toscana centro – Tutto sommato nei ponti di Natale e Capodanno non ci sono state criticità che ora stiamo cominciando a verificare e temiamo che peggiorerà nel ponte dell’Epifania: se si continua con questo afflusso scatterà il piano di emergenza".

Nei letti degli ospedali soprattutto anziani con broncopolmoniti, polmoniti e riacutizzazioni di forme respiratore di chi soffre di broncopneumopatia cronica ostruttiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA