
Sull’incidente nella tenuta sono in corso indagini dei carabinieri
BARBERINO DI MUGELLO Firenze piange la 26esima vittima del lavoro del 2024. Teresa Carceo, 49 anni, è morta giovedì pomeriggio, in un incidente con un veicolo elettrico nell’azienda agrituristica in cui lavorava, il Castelluccio a Barberino di Mugello.
L’incidente è avvenuto in punto di forte pendenza, all’interno della tenuta: il mezzo guidato dalla 49enne, un caddy come quelli dei campi da golf usato per spostarsi all’interno del resort, sarebbe finito nel terrazzamento sottostante, precipitando da un’altezza di circa quattro metri. Indagini sulla dinamica e sulle cause del decesso sono in corso da parte dei carabinieri di Borgo San Lorenzo e del personale dell’Usl-Pisll (Prevenzione igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro). Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco.
Una notizia, appresa all’indomani della tragedia e tre giorni dopo il disastro di Calenzano, che ha raggiunto i vertice della politica regionale. "Ogni volta restiamo sgomenti e non posso che esprimere, a nome di tutta l’Assemblea legislativa, la vicinanza alla famiglia della vittima, ai suoi cari e a tutti coloro che sono stati colpiti da questo ennesimo dramma", ha detto il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.
Per la scomparsa di Teresa Carceo ci sono due paesi in lutto. Si tratta di Barberino di Mugello e della vicina frazione di Cavallina, dove Teresa abitava e dove aveva cresciuto i suoi due figli, oggi trentenni.
Tra i primi ad esprimere il suo cordoglio è stata la sindaca Sara di Maio, che afferma: "La nostra comunità si stringe al dolore dei familiari della vittima del tragico incidente avvenuto giovedì proprio a Barberino. Ci uniamo a loro, ai colleghi ed agli amici, nel silenzioso rispetto di questo momento così difficile. Quello che è accaduto ce lo racconterà l’esito delle indagini, in questo momento non possiamo parlare di altro se non di una disgrazia, che tale rimarrà".
Anche il pievano di Barberino di Mugello, don Stefano Ulivi, interviene sulla vicenda, descrivendo Teresa come una donna molto apprezzata in paese: una persona solare e sempre sorridente. "Uno dei suoi figli - ricorda - è stato molto impegnato in parrocchia a Cavallina ed ha a lungo seguito il catechismo dei ragazzi. Una famiglia - ribadisce - molto conosciuta in paese".
I colleghi di lavoro la ricordano con grande affetto. Scrive ad esempio su Facebook Lucia: "Ci sentivamo quasi ogni giorno. Grande lavoratrice e persona dolcissima". O ancora Silvia: "Ieri mattina al lavoro ci siamo scambiate le nostre battute mattutine con le altre colleghe. Ti ho salutata da lontano alle 11, gridandoti 'Terresaaaaa a domaniiiiii' e invece un domani non ci sarà. Eri un portento, come donna, come mamma, come collega. Riascolto i tuoi vocali che non cancellerò mai. Sempre sorridente, sempre scherzosa. Ancora non ci credo, non poterci più prendere in giro. Teresa, mi mancherai tantissimo".
Il suo ricordo è rimasto impresso anche nell’ambiente dell’outlet di Barberino, anche questo frequentato per motivi professionali. Come scrive Giovanni: "Ciao Teresa, sarai sempre nei nostri cuori, non ci sono parole, ti ricorderò sempre con il tuo sorriso di tutte le mattine in outlet, e le tante chiacchierate, che la terra ti sia lieve".