ELENA MARMUGI
Cronaca

La carrozzina si blocca sotto il sole. “Chiedevo aiuto ma mi hanno ignorato”

Marco Becattini, presidente dell’associazione “Liberamente abile sport e viaggi” con un passato da ex coordinatore per la disabilità per Forza Italia regionale, è rimasto per ore sotto il sole cocente. “Vorrei solo far riflettere le persone, chi è in difficoltà deve essere aiutato”

Marco Becattini presidente dell’associazione “Liberamente abile sport e viaggi” con un passato da ex coordinatore per la disabilità per Forza Italia a livello regionale

Marco Becattini presidente dell’associazione “Liberamente abile sport e viaggi” con un passato da ex coordinatore per la disabilità per Forza Italia a livello regionale

Firenze, 26 giugno 2025 – Rimanere bloccati sotto il sole cocente, in via Alamanni, per due ore. Un incubo. A viverlo, e a raccontarlo, è stato Marco Becattini. “Improvvisamente si è bloccata la carrozzina e mi sono ritrovato in mezzo alla strada senza sapere come fare. Ho avuto molta paura”, spiega Becattini presidente dell’associazione “Liberamente abile sport e viaggi” con un passato da ex coordinatore per la disabilità per Forza Italia a livello regionale. 

Sono le 13.30 del 24 giugno, Marco che da sempre si muove sulla carrozzina elettrica, attraversa la strada uscendo dalla galleria commerciale della stazione di Santa Maria Novella in direzione via della Scala. Ma qualcosa non va. Prima di poter raggiungere il marciapiede, di fronte a un negozio di telefonia, quell’ausilio a motore assolutamente indispensabile, ha un blackout. E qui comincia l’odissea

"Ho chiesto aiuto, ma era come se fossi invisibile. Nessuno si è fermato se non una persona, un uomo, che dopo avermi aiutato a salire sul marciapiede mi ha pure chiesto dei soldi”. Una volta parzialmente in salvo, Marco ha continuato a cercare qualcuno che gli potesse dare una mano a rimettere in moto la carrozzina. Il deserto, oltre che climatico, anche umano: nessuno si ferma, la canicola picchia forte e Marco fa gli ultimi disperati tentativi per essere supportato. “Ho chiamato il 118 ma non c’erano mezzi disponibili, né ambulanze né auto attrezzate. Mi sono visto perso. Alla fine ho chiamato un’amica che, fortunatamente, è riuscita a liberarsi e a correre da me”.

Nel frattempo però 2 ore a 40 gradi non glieli ha tolti nessuno a Marco Becattini che, su questa brutta vicenda, vuole fare riflettere: “Stare solo, bloccato, senza poter fare nulla per uscire da quella situazione non è stato semplice per me, peraltro è una brutta zona, sarebbe potuto accadere qualcosa di veramente brutto. Voglio invitare le persone a riflettere sul fatto che le difficoltà possono capitare a chiunque, non bisogna girarsi dall’altra parte, bisogna offrire il proprio aiuto con gentilezza a chi ne ha bisogno”. 

E il monito è stato prontamente raccolto l’assessore al Welfare Nicola Paulesu che ha contattato Marco dopo l’episodio. L’assessore ha avuto modo di esprimergli la solidarietà per l’accaduto e lo ha invitato per un confronto appena possibile. “Il lavoro da fare sulla sensibilizzazione della comunità è sempre molto e siamo impegnati su questo fronte. Firenze è una città attenta e solidale ma non dobbiamo abbassare la guardia e non possiamo non dare il giusto valore a episodi come questo”, fa sapere l’assessore Paulesu.