L'inchiesta sui parcheggi. "Via le multe se mi dai i biglietti"

E c'è chi chiedeva voti per gli amici

Polizia municipale (foto di repertorio)

Polizia municipale (foto di repertorio)

Firenze, 14 gennaio 2020 - L’imbarazzo di Palazzo Vecchio per quei parcheggiatori abusivi di ‘consolidata fama’, impuniti o quasi da anni eppure alloggiati all’Albergo Popolare. Un vulnus quello della sosta con taglieggiamento alle Cascine, piazzale Vittorio Veneto. Imbarazzo per quei dipendenti di Servizi alla strada Spa ’maneggioni’, superficiali, ‘specializzati’ nel levare multe a conoscenti e amici.

Con danno all’amministrazione e un tornaconto personale non ancora chiaro. Assunti è vero da Sas quali controllori della sosta a pagamento. Ma la Spa è a totale partecipazione pubblica del Comune. Ora però con l’operazione della Polizia Muncipale ‘Free Parking-Sas & C.’ l’amministrazione ha uno scatto d’orgoglio e la consapevolezza di avere gli anticorpi giusti per sanare certe «italianità». E reati più gravi. Uno dei controllori Sas, Vittorio Sergi (arrestato) ha bisogno di 2 biglietti per il concerto di ‘Thegiornalisti’. E li ottiene, tramite Nicola Raimondo (arrestato), 49 anni, di Perugia, capo del Reparto Controllo Sosta di Servizi alla Strada, il suo capo. A una condizione però: dare il suo voto, lui e tre suoi famigliari, a Jacopo Vicini che vuole candidarsi alle Comunali in una lista collegata al Pd. (ottobre 2018). Ancora Raimondo: accetta da Gramigni la promessa di 2 biglietti per il concerto di Geimitaiz; in cambio gli assicura di procurargli dei permessi. E che gli annullerà le multe future. E’ corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Spicca in negativo nel quadro accusatorio la figura di Raimondo, il controllore del lavoro degli ausiliari del traffico. In una nota del Comune si legge che «fungeva, oltre che da copertura, anche da istigatore» degli ausiliari.

Perché «copertura? Perché i controllori assunti a tempo determinato sospendevano il lavoro, spesso per più ore al giorno, «per intere giornate, per stare a casa, o andare a fare commissioni, nei centri commerciali, o al ristorante». Pause pranzo prolungate, anche tre ore oltre l’orario di rientro. Qui il danno all’Azienda è farsi pagare oltre il lavoro effettivamente svolto. Raimondo poi e anche alcuni vigilini avrebbe tolto, o annullato in modo illegittimo multe fatte da loro stessi». Alcuni ausiliari sono interdetti: Francesco Casini, Simone Vaggelli, Mauro Vasca (per 12 mesi), Olivia Biliotti (6), David Gammino (6) e Claudio Rocco (6). Ancora Sergi e Beatrice Chiaverini (ai domiciliari) scattano foto ad auto in sosta, a certe ore, per procurarsi alibi. Nei verbali indicano orari in cui invece non risultano essere stati in servizio. Oltre al filone dei favori c’è quello che più direttamente riguarda gli abusivi, le presunte estorsioni e tentate truffe agli automobilisti che parcheggiavano. Sergi e Chiaverini secondo il pm Barlucchi e il giudice Pezzuti hanno un ruolo centrale: il loro contributo all’organizzazione per il controllo esclusivo di piazzale Vittorio Veneto è ritenuto decisivo. Per avvertire i finti colleghi dell’arrivo di altri controllori; non fare multe a chi ha pagato la sosta agli abusivi. O farle senza mettere verbali sul parabrezza.

giovanni spano

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