Scandicci (Firenze), 27 agosto 2023 - Un’ordinanza di inagibilità è stata emanata dal sindaco di Scandicci per il casolare occupato di viuzzo del Roncolino che venerdì scorso è stato teatro di un incendio. L’amministrazione comune è inoltre già in contatto con la proprietà che a stretto giro dovrà adottare dei provvedimenti tali da disincentivare una nuova occupazione e vigilare sulla struttura.
La colonica, di proprietà di Leroy Marlin, si trova sul lato di Scandicci della stradella di confine tra Firenze e Scandicci, nell’ultimo fazzoletto di campagna rimasto nella piana tra San Giusto, Soffiano e Ponte a Greve.
In questo terreno sarebbe dovuto sorgere un negozio della catena di bricolage, ma il progetto sfumò anche in seguito ad alcune proteste tra commercianti e residenti, in quanto la zona, un tempo prettamente agricola, ha visto nascere numerosi centri commerciali e residenziali. Per il prossimo futuro è prevista la realizzazione di una cittadella della terza età, con Rsa, verde pubblico e servizi sociosanitari, posta strategicamente vicino alla tramvia, ai parcheggi scambiatori, all’ospedale di Torregalli, al centro commerciale e al nascente nuovo “quartiere ecosostenibile” che sorgerà al posto della caserma Gonzaga dei Lupi di Toscana.
Nel frattempo però è stato occupato per mesi da abusivi, perlopiù nordafricani, ostili con il vicinato e spesso litigiosi e ubriachi: qualche settimana fa diventò virale sui social locali il video di due occupanti che discutevano minacciandosi con lunghe lame, forse roncole rubate nei capanni dei contadini vicini. In concomitanza delle occupazione infatti è stato più volte denunciato dal vicinato effrazioni nelle proprietà e furtarelli di attrezzi, ortaggi e persino panni stesi.
Sul lato fiorentino della strada invece venivano segnalati bivacchi, tende e giri loschi nelle macchie di confine tra gli orti, con un probabile giro di spaccio o comunque di azioni illecite. Sollevò dubbi poi la rapina a un turista nel contiguo parcheggio scambiatore, che si accusò essere frutto di una mancanza di controllo di quel territorio.
Venerdì pomeriggio il consigliere comunale di Firenze Alessandro Draghi di Fratelli d’Italia, da settimane impegnato sulla questione, era andato con dei residenti a fare un sopralluogo. Mentre usciva dal cortile del casolare ha notato tre giovani nordafricani che entravano, con fare sospetto. Poco dopo è divampato l’incendio: è insorto quindi il sospetto che il rogo fosse stato doloso, forse come azione dimostrativa o come resa di conti. L'incendio ha tenuto impegnati diverse ore vigili del fuoco, protezione civile e vigili.
Sul luogo nei giorni passati sono stati notati dal vicinato vari interventi di controllo dei carabinieri e della polizia municipale. Attualmente, da dopo l’incendio, gli occupanti pare abbiano lasciato l’edificio e ieri la polizia municipale ha apposto i cartelli che avvisano dell’ordinanza di inagibilità.
Un sospiro di sollievo è stato tirato dal vicinato che viveva da mesi una situazione tesa, ma ancora ci si sente del tutto al sicuro: “Vediamo gli occupanti continuare a gironzolare in zona e a guardare, scrutare, affacciarsi: non sappiamo che intenzioni hanno”, fanno notare i residenti.
Carlo Casini