In una settimana diciotto volte terremoto "E’ uno stress ma deve vincere la razionalità"

Il nostro viaggio fra San Casciano e Impruneta, di nuovo epicentro dei movimenti tellurici. Parola d’ordine, vietato agitarsi. La filosofia di una mamma: "Non voglio trasmettere la paura ai miei figli". Ma nei negozi e nelle piazze non si parla d’altro

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Torna a riaffacciarsi tra i cittadini del Chianti l’incubo del Natale 2014 quando la terra tremava in continuazione e lo sciame sismico andò avanti per settimane anche ad inizio 2015. L’ultima scossa di ieri mattina, alle 5,51 di grado 3,5, ha riportato tutto alla mente. Paura compresa visto che ormai è una settimana che il terremoto continua a battere tra Impruneta, Mercatale e Greve. "Non ho avuto alcuna percezione delle scosse di questa mattina (ieri ndr) mentre ho sentito molto distintamente la prima di qualche giorno fa, la più forte. Al momento non voglio farmi prendere dall’ansia, voglio vivere questa situazione con la consapevolezza e la freddezza necessaria: sono eventi imprevedibili e dobbiamo solo sperare che lo sciame sismico vada gradualmente riducendosi", spiega Cosimo Bacci. Anche Alessandra Caioli prova a non cedere all’ansia. "La voglio prendere con filosofia, almeno per il momento, agitarsi non serve. Sto cercando di contenere i timori anche per non trasmetterli ai figli, viviamo già una situazione complessa che alle spalle ha due anni di Covid e da alcuni mesi anche una guerra in Europa. Dunque manteniamo la calma. Questa mattina ho percepito la scossa ma sono rimasta a letto e mi sono anche riaddormentata".

Per Elena Nencioni, qualche crepa nello spirito inizia a mostrarsi. "Mi sono svegliata con il tremore del letto, anche il mio cane si è agitato. Certo non è stato piacevole, ma occorre tenere a bada l’ansia". Nervi sotto controllo anche per Antonella Nenci: "Questa mattina (ieri ndr), a Mercatale dove abito, ho percepito in maniera netta la scossa, mi sono svegliata di soprassalto, tuttavia sono fatalista e credo che la migliore filosofia sia non perdere il controllo e usare la massima razionalità".

Anche con le ultime due scosse di ieri non si sono registrati danni a persone o problematiche strutturali agli edifici. Da mercoledì sono almeno 18 le scosse di varia entità registrate in zona escluse quelle lievissime.

Per le strade di Impruneta intanto non si parla d’altro. In molti ieri mattina poco prima delle 6 raccontano di aver perso il sonno con una sveglia decisamente particolare, che ha fatto ballare i loro letti. "E poi chi si è più riaddormentato?". Sono state due finora le scosse più forti di questi giorni, avvertite nitidamente da tutta la cittadinanza non solo di Impruneta e San Casciano, ma anche del Chianti, Bagno a Ripoli e poi Firenze e oltre. C’è chi dice di sentire anche le vibrazioni più lievi, ma al di là dell’argomento del giorno, la vita scorre normalmente. "Nei nostri negozi non si parla d’altro – dice Francesca Paterna, commerciante e presidente del centro commerciale naturale Il Pozzo in centro storico -. Tutti i clienti chiedono se abbiamo sentito le scosse e ci raccontano cosa stavano facendo quando la terra ha tremato. Ma la vita va avanti, non si potrebbe far diversamente. Stare con la paura non serve e neanche creare il panico tramite i social".

Riccardo Lazzerini, presidente dell’Ente Festa dell’Uva, stava preparando il caffè in casa quando ha sentito la scossa di ieri mattina. "Mio figlio si è svegliato ed è venuto a chiamarci, ma non abbiamo particolare paura, così come non la sento neanche nei miei concittadini. L’altra sera eravamo a fare musica nel rione e nessuno dei presenti si diceva preoccupato: parlavamo d’altro". Anche il sindaco Alessio Calamandrei mantiene la calma, nonostante, ammette, "con queste nuove scosse, la cosa si sta facendo piuttosto stressante. Monitoriamo l’evolversi della situazione".

Manuela Plastina

Andrea Settefonti

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