STEFANO BROGIONI
Cronaca

In una riserva in Mugello. Sparò alla guardia venatoria. A processo il bracconiere

E’ accusato di tentato omicidio. Rinviata a giudizio anche la compagna. Prima udienza a ottobre. Il legale della vittima: "Fu un’azione inquietante". .

Un agente della polizia provinciale era rimasto. ferito

Un agente della polizia provinciale era rimasto. ferito

FIRENZESparò alla guardia venatoria che controllava la caccia di frodo: a giudizio il bracconiere pratese e la sua compagna. Il processo inizierà il prossimo 14 ottobre dinanzi al tribunale di Firenze in composizione collegiale.

Federico Bernardini, 47 anni, pratese, è accusato di tentato omicidio per aver sparato e ferito gravemente a un braccio l’ispettore della polizia provinciale Claudio Bugialli nella riserva La Dogana, a Barberino di Mugello, nella tarda serata del 20 agosto 2024. Di fronte al gup Alessandro Azzaroli, che ha recepito la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Linda Gambassi, l’agente ha chiesto e ottenuto di costituirsi parte civile assistito dall’avvocato Lapo Fè. A processo anche la compagna del cacciatore di frodo con l’accusa di concorso materiale e ideale nel tentato omicidio dell’ispettore che era intervenuto per un controllo.

"La vicenda è di una gravità estrema nell’aggressione subita dall’ispettore Bugialli - dichiara l’avvocato Fè -. Ringraziamo la Procura per l’attenzione nello svolgimento delle indagini che hanno permesso di far emergere particolari anche inquietanti. Confidiamo ora nel Tribunale di Firenze affinché venga stabilita la verità e risarcito un danno enorme che tutt’oggi compromette le più semplici attività quotidiane della vita dell’ispettore". Come responsabile civile è stata citata la compagna assicurativa Unipol Sai. Si è costituita parte civile anche la Città Metropolitana di Firenze.

Non fu un incidente, secondo la pubblico ministero Linda Gambassi. Quella sera, hanno ricostruito le indagini dei carabinieri, la coppia erano in un casale all’interno della riserva. Dopo aver sparato all’ispettore i due si allontanarono e la polizia giudiziaria rinvenne nella struttura diverse armi e munizioni da caccia, tra cui numerosi bossoli esplosi. Il bracconiere nei giorni precedenti al fatto aveva notato i servizi effettuati in zona dalla polizia provinciale e insofferente alle attività di controllo ed utilizzando un visore notturno, avrebbe deciso di sparare sul poliziotto da una finestra. L’ispettore rimase gravemente ferito al braccio destro. L’edificio venne individuato grazie anche alla direzione del colpo.

ste.bro.