E’ andato in pensione nel giorno del 60° compleanno un poliziotto del fare: per Roberto Sbenaglia (foto) non ci sono mai state scusanti, tipo ’carenze di organico’. Dal 2005 a Firenze, va a dirigere l’Ufficio Generale e Soccorso Pubblico. Incarico prestigioso. E impegnativo. Per oltre dieci anni coordina le sue ’volanti’ nel controllo del territorio. Dà impulso a servizi anticriminalità e antidegrado più mirati. Responsabile delle manifestazioni sportive nazionali e internazionali, tutti ricordano la sua specialità: l’ordine pubblico. Trasmittente alla mano, governa la piazza nei momenti delicati con ordini misurati, calma e raziocinio. Cultura non comune e conoscenza giuridica approfondita, primo dirigente dal 2019, dirige il commissariato San Giovanni, dà forza e risultati a un avamposto importante. Come prima a Rifredi. Fiducia agli uomini, motivati e fatti sentire importanti. Anzi: resi importanti, che è cosa diversa. Ieri S.Michele Arcangelo Patrono della Polizia, prima di togliere l’amata uniforme, Sbenaglia ha salutato dalla Sala Operativa della Questura la Polizia. E la città che l’ha molto apprezzato. "Grazie Roberto per i valori che ci hai trasmesso, per i tuoi sacrifici e per il meraviglioso esempio di poliziotto e di uomo" il saluto del Questore Auriemma. "Grazie per quello che ci ha insegnato, per ciò che rappresenta per noi" l’abbraccio dei suoi poliziotti.
g.sp.
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