LEONARDO BARTOLETTI
Cronaca

"In coda dalle 6 per la piscina". Le polemiche non si placano

Genitori costretti ad alzarsi all’alba per garantire un posto ai figli. Caso in Consiglio, la Rari Nantes si difende

"In coda dalle 6 per la piscina". Le polemiche non si placano

Genitori costretti ad alzarsi all’alba per garantire un posto ai figli. Caso in Consiglio, la Rari Nantes si difende

È una specie di guerra dell’acqua. Con bambini che dormono in strada nell’attesa che, alle sei di mattina, il genitore si accaparri la posizione utile per ottenere, un’oretta più tardi, quel numerino necessario ad essere chiamati (intorno alle 9) per iscrivere il figlio ai corsi di nuoto. Accade regolarmente ad ogni inizio di stagione sportiva - alla piscina di Pontassieve, le cui attività sono gestite dalla Rari Nantes Florentia su concessione del comune. "In pratica – dice Filippo Vagnoli, un genitore reduce dalla battaglia mattutina – babbi e mamme si si mettono in coda all’alba, con raccomandazione di arrivare per le sei. Alle sette un addetto distribuisce dei numerini; alle nove aprono gli uffici e si inizia con le iscrizioni in ordine di numerino. Qualcuno conclude prima di mezzogiorno, mentre gli ultimi devono tornare nel pomeriggio. Ho visto con i miei occhi – aggiunge Vagnoli – una bambina di quattro anni che dormiva a quell’ora su una coperta in strada. Cosi non si può proprio andare avanti".

"Possibile che nel 2024 non ci sia altro modo telematico per fare le iscrizioni?", si domanda la consigliera comunale della Lega Cappelletti annunciando un’interrogazione in materia".

"È possibile sì – risponde indirettamente Andrea Pieri, Presidente della Rari Nantes –. Si tratta di un servizio svolto sotto casa e si fa la coda non tanto per il corso di nuoto, ma per ottenere il giorno e l’orario migliore. Che, evidentemente, corrisponde poi allo stesso orario che vorrebbero decine di altre famiglie. Questo meccanismo – dice ancora Pieri - si verifica perchè se lasciassimo la precedenza a quelli dell’anno precedente ai corsi ci sarebbero sempre gli stessi ragazzi. Stiamo valutando - conclude Pieri - la possibilità di una piattaforma per la gestione online. Ma è con la piattafiorma i corsi, che oggi sono istituzionali, diverrebbero commerciali, con l’aumento dei costi per le famiglie. Tariffe che raddoppierebbero rispetto agli attuali 5,50 euro a lezione, peraltro invariati dal 2007. In ogni caso siamo pronti a qualsiasi confronto".

Oggi l’assessore allo sport Canestri, incontra il Direttore della struttura: "I disagi sono accertati - dice Canestri -. L’Amministrazione, essendo la piscina di proprietà comunale, intende al più presto risolvere la questione".