GABRIELE MANFRIN
Cronaca

Imposta di soggiorno Da sabato l’aumento Ma arrivano anche le nuove esenzioni

Il Comune prevede di incassare 12 milioni: ma non pagano i lavoratori che soggiornano in città e gli accompagnatori dei disabili. Schermaglia tra il capogruppo Pd e Italia viva che si astiene.

Sabato partiranno gli aumenti dell’imposta di soggiorno. Le nuove tariffe passano da 3 a 3,50 euro a persona per notte per gli alberghi a una stella e per i campeggi, da 4 a 4,50 euro per i due stelle, da 4,50 a 6 euro per i tre stelle, da 4,90 a 7 euro per i quattro stelle dai 5 agli 8 euro per i cinque stelle. Le locazioni turistiche passano da 4 a 5,50 euro a persona per notte. Ma questo era già stato deciso dalla giunta che, in seno al bilancio alla voce imposta di soggiorno per il 2023 ha una previsione di incasso di 69 milioni (contro i 57,7 milioni del 2022).

Ieri il consiglio comunale ha aggiornato il regolamento dell’imposta. Con l’esenzione dall’imposta di soggiorno per chi accompagna i portatori di handicap e per chi soggiorna per lavoro in città oltre i sette giorni, anche non consecutivi.

"Abbiamo voluto adeguare il regolamento alle nuove esigenze – ha detto l’assessore al commercio Giovanni Bettarini in aula – Le modifiche introdotte sono state richieste durante gli incontri con gli operatori del settore per chi soggiorna in città per lavoro e per gli accompagnatori delle persone con handicap, scelte importanti che rivendichiamo".

Rimangono invariate le esenzioni già presenti nel precedente regolamento. Confermata per i minori di 12 anni, forze dell’ordine, vigili del fuoco e protezione civile che dormono in città per servizio; per chi assiste degenti in ospedale; per i pazienti in day hospital; per gli studenti dell’Università di Firenze; dipendenti delle strutture ricettive che soggiornano in città per esigenze di lavoro.

Da segnalare qualche schermaglia politica con la consigliera di Italia viva, Barbara Felleca che si è astenuta, come in giunta aveva fatto l’assessora Iv Titta Meucci. Il Pd si è invalvolato con il capogruppo Nicola Armentano, che ha bacchettato Felleca di aver detto no all’incremento delle esenzioni, in quanto gli aumenti erano già stati decretati.

"Effettivamente è così, le ragioni dell’astensione della consigliera Felleca sulla delibera che aggiorna il regolamento dell’imposta di soggiorno ci risultano davvero poco comprensibili – si accende Armentano – Innanzitutto, perché, nonostante continui a parlare degli incrementi, la collega di Iv con questa scelta non ha sostenuto l’aggiunta di esenzioni, per chi accompagna i portatori di handicap e per chi soggiorna per lavoro in città oltre i sette giorni anche se non consecutivi. Novità importanti, eque, giuste, su cui francamente stentiamo a capire tentennamenti. Ma evidentemente la collega Felleca riteneva giusto ed equo far sostenere la spesa a queste categorie di persone, ci viene da pensare".

I costi da sostenere per una città come Firenze relativamente ai flussi turistici sono altissimi, risorse che si aggirano intorno ai 115 milioni di euro, tra manutenzione, decoro, sicurezza pubblica, eventi culturali e fiere, investimenti di vario genere, insomma numeri che superano gli incassi stimati dall’imposta di soggiorno.

Ilaria Ulivelli