STEFANO BROGIONI
Cronaca

Il voto per Eurojust. Spiezia più vicino a L’Aja. Ieri la nomina del plenum

Il nome del magistrato ha incassato l’unanimità, ora la palla al Ministero per l’ok. Verso un nuovo ballottaggio per la sua successione: in lizza Liguori e Volpe

Il procuratore della Repubblica, Filippo Spiezia

Il procuratore della Repubblica, Filippo Spiezia

FIRENZE – Il procuratore capo Filippo Spiezia è stato nominato dal plenum del CSM membro nazionale distaccato dell’Italia in Eurojust, l’organo di cooperazione di giustizia europeo con sede a L’Aja. Accanto a lui, con il ruolo di membro aggiunto, il magistrato Francesco Testa. Spiezia era già stato ritenuto dalla terza commissione, all’unanimità, il candidato con il miglior curriculum. La sua elezione non è stato quindi in discussione: i membri del plenum si sono soltanto espressi sulla sua spalla. Testa ha vinto il ballottaggio con il pm antimafia Barbara Sargenti: 14 preferenze contro 13, e 4 astensioni. Estromesso dopo il primo turno Gianluca Forlani. Adesso, i nomi dei due membri verranno inviati al Ministro per le osservazioni, secondo la prassi, e al rientro di questa ’navetta’, il Plenum ratificherà le nomine.

Con il voto del CSM di ieri pomeriggio, potrebbe avvicinarsi l’epilogo dell’esperienza di Spiezia a capo dell’ufficio di Firenze. Anche se il magistrato non ha abbandonato la partita che lo lega all’ottavo piano. La sua nomina, avvenuta nel luglio del 2023 dopo un ballottaggio all’ultimo voto in cui risultò decisiva la preferenza espressa dal vicepresidente del CSM Fabio Pinelli, è stata prima confermata dal Tar ma poi annullata da una decisione del Consiglio di Stato, che ha accolto i ricorsi di altri due candidati, i magistrati Rosa Volpe e Alberto Liguori.

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Ma Spiezia ha tentato la strada della ’revocazione’, una forma di appello straordinario alla Cassazione contro la decisione dei giudici di Palazzo Spada. Nel frattempo, però, con il voto di ieri, il magistrato originario di Nola si è assicurato comunque un incarico di prestigio, in una sede che ben conosce per averci lavorato per tanti anni prima del suo approdo a Firenze. Con la nomina di Spiezia a Eurojust, il CSM dovrebbe affrontare a breve la pratica per il suo successore a capo dell’ufficio fiorentino.

Poltrona al vertiche di una giurisdizione che già in passato ha destato una particolare attenzione, anche nel mondo politico, per alcuni procedimenti di ampio risalto, Open e stragi mafiose del 1993 su tutti. Nel primo, Matteo Renzi è stato indagato e imputato, ma il gup non ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio della procura. Nell’altro, Silvio Berlusconi è stato iscritto sul registrato degli indagati fino alla sua morte, e resta ancora oggi sotto indagine Marcello Dell’Utri.

La quinta sezione sembra orientata a ripartire dalla valutazione dei curricula dei due candidati che con i loro ricorsi hanno ottenuto l’annullamento della delibera del CSM. Di sicuro non parteciperà Ettore Squillace Greco, il candidato che uscì sconfitto dal ballottaggio proprio per quel voto pesante e discusso del vicepresidente Pinelli. La scelta, ufficiale, di ritirare la sua candidatura è figlia di un ragionamento apprezzabile: non tenere nell’impasse della girandola delle nuove nomine due uffici chiave del palazzo di giustizia, la procura e la procura generale, da lui attualmente guidata.