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Il tumulto dei Ciompi: "La piazza è un suk, basta"

Piazza dei Ciompi torna sulle barricate e lo fa con uno striscione di quattro metri con su scritto ‘Basta degrado autorizzato’.

Con l’ingresso in zona gialla, infatti, e con l’allentamento delle restrizioni, negli spazi adiacenti al giardinetto sono rispuntati, specie il venerdì, i mercatini abusivi. Dei veri e propri suk in cui si vende e svende di tutto: dall’abbigliamento usato alle scarpe di seconda mano, cinture, borse e anche cibo. Sia chi vive che chi lavora non ci sta e, dopo aver più volte alzato la voce senza successo, ha deciso di passare alle vie di fatto con un doppio esposto con cui si chiede al Comune di Firenze di intervenire velocemente.

"Sia chiaro, noi non abbiamo nulla contro la comunità islamica con cui condividiamo la necessità di un maggiore decoro del quartiere ma servono maggiori controlli contro gli abusivi che approfittano dei momenti di preghiera per schierare la propria merce e che si attivi affinché trovi ai fedeli un luogo di culto degno della loro preghiera" dice Simone Scavullo, presidente del comitato Cittadini per Firenze, promotore di uno dei due esposti.

Una guerriglia tra Comune, residenti e comunità islamica che va avanti da tempo e che trova l’unico comune denominatore in un assunto: i locali di Borgo Allegri non sono idonei a ospitare una comunità che nella provincia di Firenze supera i 30mila fedeli.

Dopo le risse dell’ultima settimana e lo spaccio alla luce del giorno e della notte, il comitato di residenti presentano a Palazzo Vecchio il proprio piano salva-Ciompi: una maggiore illuminazione, più vigili e la pedonalizzazione di Borgo Allegri, angolo piazza dei Ciompi dalle 18 in poi.

r.c.