
Il test all’aeroporto . Parcheggi salati e svincolo rebus: "La pista? Aiuterebbe"
di Carlo Casini
In attesa del nuovo (e discusso) aeroporto, come funziona il Vespucci? Il nostro tour parte con i mezzi pubblici visti anche l costi salati del parcheggio: 4 euro ogni 60 minuti fino a 4 ore (e poi 30 euro al giorno). Così è pure l’occasione per testare sia la tramvia che il caro vecchio 5, meno conosciuto della sorella vip su binari, ma che tirando dritto da Soffiano a Nova attraverso il ponte all’Indiano, è una delle poche trasversali dirette delle periferie che raccoglie mezza città. Un servizio sul quale Palazzo Vecchio e Autolinee Toscane dovrebbero prendere nota, replicandolo anche negli altri quadranti . Il 5 spacca il minuto in via di Soffiano: alle 11,15 c’è posto a sedere ed è pulito. Le applicazioni Maps e Movit suggeriscono di scendere in via Pistoiese e proseguire a piedi. Ma da fiorentini sappiamo che all’imbocco dell’A11 non c’è alcun attraversamento e da quando a ottobre è stato tolto il semaforo non c’è più ‘aiuto’ per attraversare a piedi una delle due carreggiate. I turisti però non lo sanno e continuano pericolosamente a buttarsi in mezzo all’autostrada. Insomma l’aeroporto sta a Peretola, ma ne è tagliato fuori. Un sottoattraversamento dovrebbe però arrivare con la risistemazione dello svincolo. Speriamo. L’unica opzione è ‘allungare’ a Novoli e cambiare con la T2. Arrivo al Vespucci alle 11,57. E c’è la prima magagna: la banchina è stretta e i tanti trolley rendono difficile l’uscita, sarebbe bene allargarla. Poi fila tutto liscio: il camminamento è quasi tutto coperto. Bene in caso di pioggia.
Ingresso terminal presidiato da due militari, tante panchine libere, studiate per essere un po’ all’ombra e un po’ al sole, posaceneri, cestini: ottimo. Anche dentro diversi posti a sedere liberi, sarà che siamo in un orario fortunato. I tanti sportelli del check in sono vuoti. Cartellino giallo invece per i bagni: pulizia e odore lasciano a desiderare. I negozi (in concessione a privati) non abbondano, ma sono commisurati alla piccolezza dell’aeroporto. Quelli essenziali ci sono: informazioni turistiche, change, bar, ristorante, duty free. Certo i prezzi sono un po’ esosi: 1,50 un caffè, 1,80 una bottiglietta d’acqua (e al distributore pure 2), 8,60 una schiacciata alla mortadella, 1,90 le patatine, 4,50 un dentifricio, 5,70 una calamita da frigo, 4,50 un pacco di pici. Grossa mancanza, una farmacia. Ma, spiegano da Toscana Aeroporti che non si può per motivi di regolamento comunale. Peccato che il bar con vista sulla pista, da poco riaperto, sia solo per i viaggiatori, dopo i controlli e che la terrazza panoramica da dopo il Covid non sia più stata riaperta.
"Il vero problema – confida un lavoratore – è la pista che non c’è ancora: i disagi e le lamentele nascono tutti da cancellazioni e dirottamenti, quando si ritrovano 5-600 viaggiatori ad aspettare ore. Altrimenti qui la situazione è sempre tranquilla". Poi si toglie un sassolino dalla scarpa: "Alle Iene fecero un servizio dove denunciavano poca assistenza ai disabili. Ma non è vero, ne abbiamo la massima cura e c’è una formazione costante degli addetti".