
di Fabrizio Morviducci
Vicenda Legnaia, il Tar non concede la sospensiva dopo il ricorso sull’assegnazione del punto vendita di Sollicciano. Non è ancora la parola fine, perché ci dovrà essere un’udienza in autunno e poi una pronuncia sul merito, ma il giudice amministrativo non deve aver trovato fondate motivazioni per bloccare tutta la procedura.
In genere la mancata concessione della sospensiva in un procedimento davanti al tribunale amministrativo presuppone nella maggioranza dei casi un rigetto del ricorso nel merito o un parziale accoglimento.
Il consorzio aggiudicatario composto dalla lombarda Viridea, e dalle toscane Mati (Pistoia) e Flora Toscana (Pescia) ha accolto la mancata sospensiva con soddisfazione: "Francamente non ci aspettavamo nulla di differente – ha detto l’ad di Viridea Fabio Rappo – siamo molto felici, questa decisione del giudice toglie dalle spine un po’ tutti. Sia noi, sia i lavoratori che aspettavano questa notizia con un po’ di apprensione".
Come sarebbe finita con una sospensiva?
"Sicuramente con uno stop all’attività. Tutta la procedura è stata fatta in funzione di garantire la continuità del lavoro. Una sospensiva avrebbe messo in crisi questo obiettivo e per fortuna non c’è stata. Noi abbiamo fatto il nostro percorso seguendo le regole che ci hanno dato. Coi sindacati e i dipendenti di Legnaia abbiamo trovato tutte le intese; c’è un clima positivo e voglia di ricominciare. Fermarsi per il ricorso sarebbe stato un inciampo, non so come avremmo potuto ripartire. Adesso andiamo avanti. Ora attendiamo l’udienza fissata in autunno dove si entrerà nel merito; ma noi andiamo avanti".
Quali sono le tappe del vostro progetto?
"Dovremo chiudere una settimana per tutti i cambiamenti necessari. Il primo è l’adeguamento informatico, poi daremo il via agli ordini della merce e alla successiva esposizione. Così potremo continuare a lavorare. Ma l’intenzione è quella di fare tutta una serie di lavori a cuore aperto".
Che tipo di lavori?
"Il nostro disegno è rinnovare Legnaia in forma significativa, approfittando di un permesso a costruire che già esiste. Puntiamo a demolire e ricostruire le serre che sono in parte fatiscenti in parte non funzionali".
E la politica di vendita, cambierà?
"Su questa base la nostra aspettativa è quella di fare cose normali: merce giusta, prezzi giusti, comunicazione adeguata. Perciò per adesso ci limitiamo a rinnovare Legnaia, con tutta una serie di novità che abbiamo ben chiare, e poi, se funzionerà vedremo, cioè se ci saranno da fare correttivi li faremo. Intanto vorremmo ringraziare le istituzioni della Regione, i sindaci del territorio e i sindacati per esserci stati così vicini in questa fase delicata di passaggio".
Come vi siete ripartiti il lavoro nel consorzio che avete creato per rilevare la gestione di Legnaia?
"Viridea stava cercando da tempo di aprire un punto vendita a Firenze. Con gli altri siamo legati nei principi e nell’entusiasmo. Proveremo tutti insieme naturalmente a rilanciare Legnaia, ciascuno con un focus su una specifica: Viridea sul garden center, Flora Toscana nel rapporto con gli agricoltori, Mati nell’agroalimentare e in prospettiva nella ristorazione. Insieme ce la faremo".