Il sindaco Fossi: "Mi candido per la Camera"

Oggi l’annuncio ufficiale. Dopo le dimissioni il Comune sarà commissariato fino alla prossima primavera, poi le elezioni

Firenze, 28 luglio 2022 - Il ragazzo del Gorinello con la passione per la politica va alla conquista di Montecitorio: oggi l’annuncio ufficiale e le dimissioni in consiglio comunale. Emiliano Fossi, 49 anni il prossimo 2 settembre, lascia la poltrona di sindaco di Campi con nove mesi d’anticipo per candidarsi alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, per uno scranno alla Camera dei Deputati in quota Pd. Da giorni circolano indiscrezioni ma solo martedì pomeriggio è arrivata la fatidica telefonata da Roma durante la quale Marco Meloni, coordinatore del Partito Democratico, ha fatto la proposta. E il primo cittadino di Campi si è preso qualche ora per pensarci e condividere la scelta con la sua squadra di lavoro che in questi anni lo ha sempre sostenuto.

Con il suo profilo di sinistra, capace di mobilitarsi sui temi identitari e di visione, dalla sostenibilità ambientale ai diritti civili, all’attenzione ai temi sociali e delle periferie, a volerlo a Roma è stato tutto il partito, dal segretario nazionale Enrico Letta - che ieri ha incontrato a San Miniato dove il leader nazionale Dem era ospite alla Festa dell’Unità - fino ai vari rappresentati toscani. E ovviamente tutto il Pd campigiano. Martedì sera, infatti, si è svolta una partecipata direzione del partito dove, alla fine, tutti hanno chiesto a Fossi di accettare l’incarico perché è "un riconoscimento per il territorio e per come abbiamo lavorato in questi anni", sottolinea il segretario comunale del Pd, Lorenzo Galletti, ricordando che le candidature "devono essere legate alla territorialità e all’inserimento in un percorso progressista, sia come impegno che come visione politica".

Il primo cittadino, che dopo la telefonata romana si è celato dietro il "no comment", questa mattina alle 11 - durante una conferenza stampa in Municipio - annuncerà ufficialmente la sua decisione, ovvero di accettare il prestigioso incarico per provare a vincere nuove e affascinanti sfide, con la consapevolezza di aver vinto in questi anni tutte le partite fondamentali.

"Orgoglioso, combattuto e combattivo", sono gli stati d’animo di Fossi alla vigilia delle dimissioni che presenterà questo pomeriggio al consiglio comunale (la seduta, già convocata da tempo, vedrà anche il passaggio del consigliere Gianni Baudo dal gruppo della Lega al gruppo misto).

Le dimissioni del sindaco portano inevitabilmente al commissariamento del Comune che sarà, quindi, traghettato da un commissario prefettizio fino alle prossime elezioni amministrative che nel caso specifico di Campi sono in programma per la primavera 2023, quando sarebbe scaduto il secondo mandato di Fossi. Come previsto dalla legge, le dimissioni del sindaco diventano efficaci e irrevocabili trascorso il termine dei 20 giorni dalla presentazione in consiglio comunale.

Quindi, il 21° giorno seguono lo scioglimento del ‘parlamentino’ e della giunta contestualmente all’arrivo del commissario nominato dal prefetto di Firenze. Ci sono poi tre mesi di tempo per confermare tale nomina (o revocarla) con un decreto del Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno. Al di là degli aspetti più tecnici, la legge riconosce al commissario la possibilità di svolgere l’ordinaria e la straordinaria amministrazione ma venendo meno l’azione quotidiana del sindaco e della giunta dei rallentamenti amministrativi sono da mettere in preventivo. E questo aspetto preoccupa vari esponenti del Pd campigiano tanto che durante la direzione dell’altra sera l’aspetto è emerso visto che sono tanti i progetti e le opere in corso, con un Piano operativo da approvare.

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