Il risveglio dopo la notte di Basilea La curva si trasferisce a Peretola "E’ stato qualcosa di indescrivibile"

La pioggia non spegne la festa per il traguardo raggiunto: ovazioni per i calciatori viola rientrati dalla Svizzera. Venuti fa l’ultrà, Kouamé canta i cori della curva. Tifosi in delirio: "Questa squadra si merita il nostro affetto".

Il risveglio dopo la notte di Basilea  La curva si trasferisce a Peretola  "E’ stato qualcosa di indescrivibile"

Il risveglio dopo la notte di Basilea La curva si trasferisce a Peretola "E’ stato qualcosa di indescrivibile"

di Iacopo Nathan

FIRENZE

"Per l’emozione mi viene ancora da piangere, mi sono svegliata e ho guardato se il risultato fosse ancora di 1-3, e fortunatamente non era cambiato". Il giorno dopo la storica vittoria della Fiorentina contro il Basilea, che ha garantito ai viola l’accesso alla finale di Conference League, i tifosi viola stanno iniziando a fare i conti con un dolce realtà che sa di storia, visto che in questa stagione la squadra di mister Italiano si giocherà in gara secca ben due trofei, la coppa europea e la coppa Italia contro l’Inter.

Se la notte di giovedì sono stati il piazzale Michelangelo e la curva Fiesole i luoghi di ritrovo dei tifosi, che fino a notte fonda si sono lasciati andare a caroselli e cori, ieri è stato il ritorno della Fiorentina in città ad accendere l’entusiasmo. Alle 11.30, infatti, la squadra è atterrata a Peretola e fuori dalle porte degli arrivi ha trovato una marea viola fatta di bandiere, sciarpe e fumogeni. In oltre 200, nonostante la pioggia e l’orario lavorativo, hanno voluto mostrare la massima vicinanza ai giocatori. "Non potevamo mancare a salutare la squadra dopo la vittoria di Basilea, che è stata qualcosa di indescrivibile – continua Priscilla Marsili -. Era giusto mostrargli la nostra incredibile felicità, ho 20 anni e non ho mai vissuto qualcosa di così bello. Adesso andrò a Roma e a Praga, non vedo l’ora e forza Fiorentina sempre". I più felici ed emozionati sono stati proprio i calciatori, Kouamè su tutti che come un capo ultras si è messo a intonare cori e ballare con i tifosi, per non parlare di Dodo, Igor, Bonaventura e Saponara, tra i più acclamati. Un’accoglienza speciale è stata riservata a Barak, autore del gol che ha regalato la finale. "E’ una cosa bellissima, credo che ce lo ricorderemo per sempre – dice Gabriele Nanni -. Un’emozione che sinceramente non riesco nemmeno a descrivere, fantastica, la partita con il Basilea è stata una cosa indescrivibile". "Vincere una semifinale all’ultimo minuto è qualcosa di indescrivibile – aggiunge Leonardo Roina -. Con le unghie e con i denti abbiamo preso questa finale, e non potevano non venire a rendere omaggio a questa grande squadra, che si merita tutto il nostro affetto". "Sono del ’92, ho visto la Fiorentina vincere pochissimo – dice emozionato Simone Lombardi -. Mi ricordo bene la Coppa Italia del 2001, ma rivedere e rivivere qualcosa di simile è stata un’emozione unica. Ho 30 anni, mi sono sposato da una settimana, fra pochi giorni sarà il mio compleanno, ma il regalo più bello spero che me lo faccia la Fiorentina".

Ovazione anche per Commisso, mister Italiano e Pradè, che si sono fermati a salutare i tifosi e farsi abbracciare da Firenze, che con il suo entusiasmo contagioso spera di far volare ancora più in alto la Fiorentina.

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