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Il primo capolavoro di Artemisia Gentileschi a Firenze: scopri l'Allegoria dell'Inclinazione

Mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi a Firenze: curata da Alessandro Cecchi e progettata da Massimo Chimenti, celebra gli anni fiorentini della pittrice con l'intervento conservativo all'Allegoria dell'Inclinazione e la possibilità di "svelare" la figura originale.

Il primo capolavoro fiorentino di Artemisia Gentileschi

Giunta a Firenze, a incaricarla della prima commissione fu Michelangelo Buonarroti il Giovane, che chiese ad Artemisia Gentileschi di dipingere l’"Allegoria dell’Inclinazione", nel soffitto di una sala del palazzo di famiglia in via Ghibellina. Era il 1616 e l’erede del grande Michelangelo voleva celebrare per immagini le virtù del ‘divino artista e poeta’.

Oggi quella sala di Casa Tornabuoni è il cuore della mostra "Artemisia nel museo di Michelangelo", dedicata agli anni fiorentini della pittrice. "L’eccellente intervento conservativo all’Allegoria dell’Inclinazione che ha preceduto la mostra e la mostra stessa - spiega Cristina Acidini, presidente della Fondazione Casa Buonarroti -, sono stati possibili grazie al sostegno di appassionati dell’arte italiana e fiorentina. In particolare Calliope Arts e Christian Levett".

La mostra, curata dal direttore del Museo Alessandro Cecchi, e progettata da Massimo Chimenti di Cultura Nuova, è allestita in tre sale al piano terra. La prima colloca Artemisia nel contesto della sua nuova città, Firenze, dove si trovò a far parte della cerchia sociale e culturale del poeta Michelangelo il Giovane. Qui diventerà la prima pittrice donna a essere ammessa all’Accademia del Disegno, farà la conoscenza di Galileo Galilei e otterrà commissioni persino dal granduca Cosimo II. Presente la Maddalena penitente di Artemisia, proveniente dalla Galleria Palatina (Palazzo Pitti), restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure. Nella terza sala un video documenta l’intero restauro. "L’Inclinazione, già di per sé interessante - spiega Wayne McArdle, co-donatore e co-fondatore di Calliope Arts - è stata resa più affascinante dalla censura della figura allegorica nuda originale, per ordine di Leonardo Buonarroti, con l’aggiunta di pesanti veli a coprire la nudità. La possibilità di “svelare“ virtualmente questa figura, rivelando l’immagine originariamente dipinta da Artemisia, ha trasformato un restauro ‘ordinario’ in una ricerca per scoprire la donna dietro i veli".

O.Mu.