Sono lo scrittore Marco Vichi e Beatrice Bertania i vincitori del premio Ada Cullino Marcori, assegnato a persone ed enti che, attraverso il proprio lavoro, siano stati capaci di dare lustro a Firenze. Il premio speciale della giuria è stato assegnato a Marco Ferri e quello della giuria a Francesco Baldanzi e a Leandro Giribaldi ex-aequo. Di carattere annuale, il riconoscimento è stato istituito da Roberto Marcori, presidente della Fondazione Ada Cullino Marcori, per onorare la memoria della madre.
"Anche quest’anno, per la IX edizione, il premio è entrato nel cuore della città – dice Roberto Marcori – individuando come premiati ex-aequo Marco Vichi, autore della fortunata serie del commissario Bordelli e Beatrice Bertania per la tesi di laurea Magistrale avente per oggetto il Carteggio fra Niccolò Tommaseo e il poeta patriota Alessandro Poerio". "Il premio – commenta la vicesindaca Bettini – porta alla luce tematiche importanti legate alla storia di Firenze, alla sua cultura, ai suoi valori. Nel nome di una donna straordinaria, questo riconoscimento è destinato a chi attraverso scritti o lavori di vario genere valorizza la nostra città e le sue prospettive. Complimenti a tutti i premiati, ex aequo Marco Vichi, inventore del commissario Bordelli, e Beatrice Bertania, per l’importante ricerca confluita nella sua tesi, e poi il premio speciale della giuria a Marco Ferri, che ha unito la sua abilità giornalistica a una disamina storica accurata per regalarci con i suoi lavori un affresco sulla dinastia medicea, e quello della Giuria a Francesco Baldanzi e a Leandro Giribaldi ex-aequo, i quali, il primo con un film e il secondo con una tesi, hanno affrontato storie legate al mondo della medicina e della vicinanza ai più deboli". La giuria era composta da Roberto Marcori, Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, dalla vicesindaca Alessia Bettini, dalla direttrice del Quotidiano Nazionale e delle singole testate del Gruppo Agnese Pini e dalla rettrice Alesandra Petrucci.