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Il politico controcorrente Asciuti spiazza tutti: "La mia solidarietà a Putin"

Il consigliere comunale di Italexit: "La Russia è parte lesa nel conflitto". L’appello: "Basta armi, serve dialogo. Il messaggio parta da Firenze, città di La Pira".

"Esprimo solidarietà al presidente russo Putin e al popolo russo per le offese continue che arrivano dal mondo occidentale". Il conflitto in corso, divampato dopo l’invasione in Ucraina, tiene ancora inevitabilmente banco in Italia a ogni livello, sociale e politico.

Nonostante la quasi totale maggioranza dei connazionali sia schierata con il Paese di fatto aggredito – l’Ucraina di Volodymyr Zelensky – non sono poche le voci che si levano a difesa delle presunte ragioni della Russia putiniana. Tuttavia stupisce che un rappresentante delle istituzioni – in questo caso il consigliere comunale di Italexit Andrea Asciuti – si spinga addirittura a esprimere la sua solidarietà al leader del Paese aggressore.

Asciuti difende la sua posizione ribadendo che la Russia è la "parte lesa" e invitando l’amministrazione comunale, attraverso una nota diffusa in queste ore, a "mostrare a Palazzo Vecchio il documentario dal titolo "Ucraina, l’altra verità" nel quale, insiste il consigliere, "sono emerse delle verità che hanno scioccato le persone di ogni orientamento politico".

"Negli ultimi giorni è stato spiccato un mandato di cattura da parte del tribunale penale internazionale dell’Aja nei confronti del presidente russo Vladimir Putin. Per crimini di guerra - aggiunge -. L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump rischia, a sua volta, un eventuale arresto. Nel frattempo stiamo vivendo una grave crisi bancaria con la Silicon Valley Bank e la Credit Suiss ancora sotto osservazione. Doveva crollare l’economia russa ed invece sta crollando l’economia mondiale". Per Asciuti "ormai il disegno è chiaro: le banche dettano le logiche delle politiche che governano sui Paesi. E questo sta accadendo dal 1992. Mi chiedo perché non viene spiccato un mandato di cattura verso chi manda in crisi gli istituti bancari". Asciuti è nettamente contrario anche all’invio di armi all’Ucraina. "Vorrei che proprio da Firenze, città di La Pira, partisse un messaggio di pace. – conclude – Perché la guerra può risolversi solo con il dialogo e non con le armi. Una mozione per chiedere che Firenze si attivi in tal senso? Ci sto pensando".

Emanuele Baldi