Il Pd in trincea "La legge non è tutta da buttare"

Dibattito rovente nell’aula di Palazzo Panciatichi. Il centrodestra: "La risposta di Giani non convince"

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Clima pesante per il Pd ieri in consiglio regionale. L’inchiesta sullo smaltimento dei fanghi avvelenati delle concerie di Santa Croce sull’Arno è ormai tema politicamente spinoso. Tanto da spingere il governatore Eugenio Giani a cancellare il famoso emendamento 11bis finito nel mirino della magistratura e comunque già dichiarato incostituzionale dalla Consulta.

"È stata una giornata di dibattito intenso – ammette la presidente della commissione cultura Cristina Giachi (Pd) – come è emerso chiaramente dalle relazioni della giunta, l’amministrazione regionale ha in sé gli anticorpi che portano a individuare e respingere Le condotte illegittime". I Dem giocano in difesa. "E’ stata ribadita – ha aggiunto – la massima attenzione ai temi ambientali connessi allo sviluppo dei distretti produttivi". Con la chiosa finale: "Il Pd unito chiesto lo stralcio dell’emendamento per salvaguardare quanto di buono e virtuoso è previsto sugli impianti misti".

Stessa linea quella del compagno di scranno e di partito Andrea Vannucci: "Le nostre priorità sono combattere la criminalità e l’illegalità, massima attenzione alla sostenibilità ambientale dei distretti produttivi, rassicurare i cittadini delle aree interessate". E la citazione è per "il numero verde che è stato istituito per campionare i pozzi a uso civile nelle aree potenzialmente inquinate" e ancora per "il piano di analisi, che sarà presentato a giorni, su terreni e impianti per le dovute verifiche e le eventuali messe in sicurezza e bonifiche".

Ieri il primo a parlare in aula dopo le comunicazioni di Giani e dell’assessore Monni è stato Maurizio Sguanci (Iv). Che ha deciso di volare alto: "La pandemia ci sta rendendo più deboli e il territorio può diventare più permeabile alle infiltrazioni mafiose". Così la richiesta d’aiuto è ancora una volta per i ristoratori: "Alla fine dell’anno saranno stati registrati molti passaggi di proprietà. L’anticorpo migliore per combattere ogni infiltrazione della malavita è che lavorino".

Ben altri i toni dal fronte delle opposizioni. "Giani si trincera dietro risposte vuote – tuona il consigliere Francesco Torselli (FdI) – ci sono due questioni che doveva affrontare: in Toscana esistono ‘centri di potere’ che scelgono assessori e dirigenti della Regione? E scrivono le leggi, consegnando emendamenti a politici che li presentano senza neppure sapere cosa vi sia scritto?". Giovanni Galli (Lega) attacca sul capo di gabinetto Ledo Gori che è indagato: "O il presidente ci mostra il documento firmato con il sollevamento dall’incarico o non crederò più a una sola sua parola".

Ma c’è anche preoccupazione per le conseguenze economiche dell’inchiesta. "Chiediamo che le indagini siamo veloci – ha detto Marco Stella (FI) – per non danneggiare il settore conciario toscano, che rappresenta un bastione economico e occupazionale, uno dei fiori all’occhiello della produzione di qualità nel settore moda".

Pa.Fi.

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