
Obiettivo comune: tutelare, grazie ad azioni e attività virtuose, l’area collinare di Monte Morello ma anche la Piana di Sesto e il suo parco. Con questo scopo Cai, La Racchetta, Legambiente e Pro Loco hanno presentato una serie di osservazioni congiunte al Piano operativo comunale in ‘costruzione’. Per la delicata zona della collina alcune proposte riguardano l’integrazione del parco di Monte Morello con le aree naturali protette Terzolle e Cercina cercando di "rendere omogenee sia azioni di salvaguardia che azioni di promozione turistica e di valorizzazione ambientale". Per quanto riguarda la rete sentieristica, invece, le associazioni sono concordi nel chiedere l’integrazione fra sentieri e percorsi bike a Morello (comunque sostenibili e compatibili con l’ambiente circostante) e quelli della Piana oltre che il collegamento della rete di Morello e Cercina con le principali vie e cammini che incidono sull’area nord ovest di Firenze, dalla via degli Dei al recente Cammino di San Jacopo in Toscana. Le attività che, secondo le associazioni, non possono più essere rimandate per il Parco sono invece, tra l’altro, quelle di "stimolare le aziende agricole attualmente presenti a incrementare le produzioni a chilometro zero" e di "mantenere la tutela di alcune aree per scopi naturalistici e recuperarne altre per realizzare un sistema di aree umide". Fondamentale poi, anche in chiave turistica, la valorizzazione e tutela del patrimonio archeologico esistente e, per il sito etrusco della Montagnola, la realizzazione di un accesso vincolato dalla scuola primaria Pascoli attraverso un ponte sul torrente Zambra e la creazione di un’area di accoglienza nei giardini di via Biondi.
Sandra Nistri