Il nuovo market (il 19°) "fa strage di alberi"

La protesta del Comitato di tutela contro il progetto dell’area Ginori, già privata di 160 alti fusti per l’ennesimo centro commerciale

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di Sandra Nistri

La favola della "Bella Sesto" non è più credibile e non c’è stato un lieto fine. Un attacco frontale all’amministrazione comunale, con un richiamo allo slogan della prima campagna elettorale del sindaco Lorenzo Falchi, quello portato dal Comitato tutela alberi di Sesto Fiorentino che, ieri mattina, ha organizzato un presidio in piazza Vittorio Veneto contro le previsioni nell’area Ginori e il già avvenuto abbattimento di quasi 160 alberi per la realizzazione di un nuovo supermercato.

Alla manifestazione, con un freddo intenso e un vento battente, hanno partecipato alcune decine di persone con striscioni e sagome di alberi in cartone: "Questa – ha detto Claudio Pizzuto presidente del comitato – non è una manifestazione per protestare, è una manifestazione per esprimere la nostra indignazione per ciò che sta accadendo a Sesto, in particolare la distruzione dell’unica area rimasta nel quartiere del Neto che ha comportato l’abbattimento di 158 alberi per costruire l’ennesimo centro commerciale. Sarà il 19° supermercato nell’arco di quattro chilometri quindi i sestesi non ne avevano assolutamente bisogno mentre sicuramente avevano bisogno di un’area verde per un miglioramento ambientale e per mitigare gli effetti della crisi climatica, se fosse stato valorizzato ulteriormente quello spazio".

La possibilità di mantenere intatta l’area esterna al Museo Ginori sarebbe stata possibile, secondo il comitato, grazie a una soluzione messa sul tappeto dai comitati stessi ma anche da Italia Nostra: "Nel momento in cui abbiamo saputo che la nuova piscina sarebbe stata realizzata nella zona del Sud Ferrovia – ha proseguito Pizzuto – abbiamo proposto la permuta dei terreni, ovvero che il supermercato potesse essere realizzato dove ora si trova la piscina. Fra l’altro, a differenza dell’area Ginori, questa era già stata edificata e quindi non ci sarebbero state modifiche. Lo spazio è in effetti minore in piazza Bagnolet ma sarebbe stato possibile prevedere un supermercato su due livelli per compensare la differenza. Purtroppo, questa soluzione non è mai stata presa in considerazione e ci siamo trovati di fronte un vero e proprio muro di gomma. Da parte nostra continueremo a informare anche perché troviamo tante persone che sembrano già rassegnate e pensano che tutto sia già deciso".

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