GABRIELE MANFRIN
Cronaca

Il no dell’Oltrarno alla Rsa di lusso. In 200 si ritrovano nella basilica: "Giù le mani dall’ex Distretto"

All’assemblea organizzata dagli agostiniani sono intervenuti i residenti e i comitati del quartiere. I frati vorrebbero che la caserma Ferrucci venisse trasformata in una biblioteca e in un museo aperto a tutti.

Il no dell’Oltrarno alla Rsa di lusso. In 200 si ritrovano nella basilica: "Giù le mani dall’ex Distretto"

Il no dell’Oltrarno alla Rsa di lusso. In 200 si ritrovano nella basilica: "Giù le mani dall’ex Distretto"

"Io ci metto il cuore, mi dispiace che il bando sia stato fatto in sordina. E mi dispiace che il sindaco e la vicesindaca non vengono qui a parlare con noi". Con queste parole, cariche di delusione, padre Giuseppe Pagano, priore di Santo Spirito ha aperto l’assemblea di ieri sera nella basilica del Brunelleschi insieme ai residenti e ai comitati, per opporsi alla trasformazione dell’ex Distretto militare Ferrucci in una residenza per anziani ricchi. Restituire la struttura al quartiere, farla diventare un punto di aggregazione. Valorizzarne la biblioteca e il chiostro, mettendo in risalto la parte museale. E’ questo il progetto per salvare l’antico convento dal mostro della rendita e, come ricordato dal moderatore Paolo Ermini, spingere le istituzioni a un dietrofront. A febbraio infatti, il Centro documentale dell’Esercito è stato concesso per 32 anni alla Fastpol da Difesa Servizi Spa per 5 milioni di euro. Lo scopo? Crearci una casa di cura a cinque stelle che si affaccia, niente di meno, che su piazza Santo Spirito. La paura è che il rione diventi un’altra terra di nessuno, priva di identità. C’è il timore che la rendita immobiliare si divori anche questo spazio, come tanti altri. Infatti il progetto comprenderà sia una Rsa che una senior House (una residenza di lusso per anziani autosufficienti), 20 posti per la prima 40 per la seconda.

All’assemblea è stato chiamato a raccolta chi l’Oltrarno lo vive e lo rende quartiere. E i cittadini non si sono tirati indietro nel dire la loro. Quasi 200 i presenti che non vogliono vedere il rione perdere l’identità e trasformarsi in un posto dove si va solo a bere o mangiare. Seduta ai banchi della chiesa c’è gente di tutte le età. Tutti hanno un obiettivo in comune: restituire lo spazio a chi lì ci vive. Gli agostiniani sperano nell’ annullamento del bando, da parte del ministero della Difesa. Ma come ricordato da padre Pagano, la Regione ha espresso vicinanza alla causa chiedendo a Roma un passo indietro, e si può ancora contare in un intervento della Soprintendenza. Perché per trasformare un convento in un posto per anziani, servono lavori "che possono essere impattanti e distruggere un pezzo di storia".