Il grido di dolore dei dilettanti dell’Uisp "Le casse sono vuote, siamo in ginocchio"

Palestre e piscine chiuse fino al 5 marzo? Una decisione, quella contenuta nell’ultimo Dpcm, che non sorprende il presidente uscente Uisp, Marco Ceccantini (nella foto): "Però mi aspetterei anche un provvedimento che aiuti le società sportive e le associazioni che gestiscono gli impianti nell’arrivare al giorno in cui si potrà riaprire. In questi giorni stanno continuando ad arrivare le bollette delle utenze che mettono in ginocchio il mondo dello sport, dove non ci sono incassi da gennaio dell’anno scorso. Abbiamo cercato tutti di ripartire a settembre con sacrifici e spese per mettere in sicurezza gli impianti, ma dopo neanche un mese ci siamo dovuti fermare. Ma gli impianti, pur non utilizzati, hanno spese di gestione ordinaria, di manutenzione e utenze. Questa è una situazione drammatica per lo sport di base, soprattutto dilettantistico, e siamo molto preoccupati della ripresa dell’attività, se ci sarà e di come potrà avvenire, perché ora le casse sono vuote". "Io avrei preferito – aggiunge - far fare lo sport di base, magari ai ragazzi, nella propria società sportiva, nel proprio impianto sportivo, controllati, perché lì si conoscono tutti e il tracciamento è sicuro. La cosa assurda è quella relativa alle piscine, dal momento che il cloro è stato dimostrato il principale abbattente del batterio che sviluppa il contagio". Come se ne esce? "Ci vuole l’aiuto del governo per alcune forme di ristoro e sul blocco delle spese. E poi le vaccinazioni, prima possibile".

Maurizio Costanzo

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