BARBARA BERTI
Cronaca

Il gregge di don Gherardo. Chiesa strapiena, striscioni e applausi : "Siamo orgogliosi di te"

L’omaggio della comunità della Madonna della Tosse dopo la nomina. Il neo arcivescovo: "Distacco soltanto fisico perché viviamo nella fede".

Il  gregge di don Gherardo. Chiesa strapiena,  striscioni e applausi : "Siamo orgogliosi di te"

Il gregge di don Gherardo. Chiesa strapiena, striscioni e applausi : "Siamo orgogliosi di te"

Un lunghissimo applauso al termine del rito religioso, accompagnato da abbracci e occhi lucidi. I fedeli della chiesa della Madonna della Tosse hanno così reso omaggio al loro parroco, don Gherardo Gambelli, nominato arcivescovo di Firenze proprio nei giorni scorsi. Ieri, per la messa domenicale - la prima dopo l’importante nomina - la parrocchia di via Giovanni Pascoli era gremita come non mai. "Oggi (ieri, ndr) c’è un bel pienone" hanno osservato due anziane parrocchiane, mentre all’ingresso della chiesa era stato appeso uno striscione: "Grazie al nostro parroco vescovo!". Don Gherardo, emozionato e commosso per l’affetto, ha lasciato parlare le sacre scritture. "Siamo tutti mercenari chiamati a diventare buoni pastori" ha ricordato durante l’omelia dopo aver letto il Vangelo, un passo tratto dal capitolo 10 di Giovanni visto che la quarta domenica del tempo pasquale è dedicata a Gesù ’buon pastore’. "Noi dobbbiamo essere pastori gli uni degli altri perché le responsabilità ci aiutano a crescere" ha spiegato ricordando che "diventiamo vulnerabili quando ci lasciamo condizionare dalle nostre paure e ci allontaniamo degli altri". Un’omelia sobria e diretta, che rispecchia l’essere del prete delle periferie, durante la quale ha rimembrato le esperienze di vita vissuta in prima linea negli anni trascorsi in Africa. L’attenzione agli ultimi è stata ricordata anche durante le preghiere dei fedeli: "Anche oggi chi salva i migranti dai rischi del mare si deve giustificare e rischia di essere punito, come gli apostoli che guarivano gli infermi".

Preghiere rivolte anche al parroco e alla sua nuova ’avventura’: "Per don Gherardo, chiamato a fare il pastore di un grande ’gregge’ e così a confrontarsi col difficile compito di conciliare l’amore per ogni persona che ne fa parte col bene di tutta la comunità che deve guidare". L’affetto profondo per il parroco arrivato soltanto nel 2023, ma che ha subito saputo instaurare un rapporto forte e sincero con i fedeli, è stato ribadito da tutta la comunità della Madonna della Tosse che adesso è "combattuta tra la gioia per il dono di don Gherardo alla chiesa fiorentina e la preoccupazione per il suo futuro". E don Gherardo ha voluto rincuorarli a uno a uno: "I distacchi sono sempre dolorosi, qui sono stato ben voluto fin da subito" ha detto, precisando che "il distacco è stato chiesto dal Signore". E comunque sarà una separazione soltanto materiale, fisica "perché viviamo nella fede". Il parroco, senza nascondere le sue forti emozioni per il nuovo incarico, ha voluto ringraziare ancora Papa Francesco per la nomina. "La scelta non è ricaduta sulla mia persona bensì sulla chiesa di Firenze. Il Santo Padre ha così confermato la grande stima nei confronti della nostra chiesa" ha detto il religioso che sarà ordinato vescovo e prenderà possesso della diocesi il 24 giugno durante la festa di San Giovanni Battista. Intanto, don Gherardo continuerà a guidare la parrocchia tanto che proprio nei giorni scorsi è stato in ritiro ad Assisi con i ragazzi che nelle prossime settimane riceveranno il sacramento della Cresima. Per i saluti, insomma, c’è tempo: la tradizionale festa parrocchiale cade il 31 maggio e quella sarà l’occasione per festeggiare don Gherardo.