PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Il giallo dei ’vandali’ di campagna

Entrano di notte e forano i serbatoi e le gomme dei trattori: danni per decine di migliaia di euro.

di Paolo Guidotti

Sembra essere iniziata una guerra contro le aziende agricole. Una guerra a colpi di trapani e coltelli, affondati sui mezzi delle principali fattorie. Quello che è accaduto nella notte tra martedì e mercoledì nelle campagne di San Piero a Sieve, nel capannone dell’azienda Schifanoia, e che era avvenuto qualche giorno prima anche nei campi di Valdastra, a Borgo San Lorenzo, sta suscitando fortissime preoccupazione e inquietudine tra gli agricoltori del Mugello. "Negli anni mi hanno rubato un trattore, diversi materiali, il gasolio – lamenta Luigi Malesci, titolare di Schifanoia – ma questa cosa, così assurda e inutile, non era mai accaduta". Ignoti, protetti dal buio della notte, sono entrati in fattoria, nel capannone dove erano parcheggiati i mezzi aziendali e hanno preso di mira cinque trattori e un mezzo ’telescopio’ per lo spostamento delle rotoballe. Hanno forato gli pneumatici, e poi i serbatoi del carburante, con il gasolio disperso per terra. Dato che le gomme dei trattori sono spesse e di grandi dimensioni hanno usato un trapano a batteria. Nel piazzale c’era pure un trattore, nuovo di zecca, che Adriano Borgioli, dell’azienda Valdastra, aveva prestato a Schifanoia per effettuare alcune particolari lavorazioni: anch’esso ha avuto gomma e serbatoio perforati. Lo stesso Borgioli pochi giorni prima aveva subito un danneggiamento simile, per un trattore in sosta in un campo di Lutiano: lì avevano affondato un coltello negli pneumatici, mentre il serbatoio l’avevano spaccato.

I danni sono ingenti, non meno di 40-50 mila euro: solo a Schifanoia sono stati ben 12 gli pneumatici danneggiati. Un colpo durissimo. "Da ieri – dice Malesci – mi sto chiedendo chi possa avercela con noi. Non danneggiamo nessuno, siamo un’azienda biologica, produciamo cereali. I carabinieri mi hanno chiesto se avevamo licenziato qualcuno, ma nessuno è stato allontanato. E continuo a chiedermi perché c’è tanta cattiveria, così assurda". "Siamo preoccupati e sgomenti – dice Giacomo Matteucci, dell’Unione degli Agricoltori – è un fatto davvero incomprensibile. Confidiamo nelle autorità per la salvaguardia dell’attività di impresa, oltre che per poter risalire ai colpevoli dell’insano e inqualificabile gesto, che si somma alle già presenti difficoltà del momento".