PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Il dopo alluvione a Campi. Omaggio agli angeli del fango: "Quella notte è caduto il cielo. Siamo in piedi grazie a voi"

La cerimonia nello Spazio Reale, che nei giorni del disastro ha ospitato 150 sfollati. Dario, il volontario di 80 anni: "Siamo tanti e diversi ma nell’emergenza siamo tutti uguali".

Il dopo alluvione a Campi. Omaggio agli angeli del fango: "Quella notte è caduto il cielo. Siamo in piedi grazie a voi"

Il dopo alluvione a Campi. Omaggio agli angeli del fango: "Quella notte è caduto il cielo. Siamo in piedi grazie a voi"

Settecento tessere di uno stesso mosaico. Settecento come i volontari di protezione civile della nostra regione (circa cinquemila quelli complessivamente impegnati durante l’emergenza) che, in rappresentanza delle varie associazioni di appartenenza, ieri mattina hanno colorato uno dei luoghi simbolo dell’alluvione di novembre: il Centro congressi Spazio Reale, a San Donnino. E’ stato qui, infatti, che, su iniziativa della Regione, sono state ringraziate e premiate tutte quelle realtà che hanno contribuito a far rialzare Campi con il loro operato. E per farlo è stato scelto proprio l’auditorium che normalmente ospita eventi e che nei giorni dell’emergenza si era trasformato in un centro di accoglienza per chi, a causa della furia dell’acqua, aveva perso tutto, circa 150 persone. Per poi ospitare la colonna mobile della Protezione civile, in tutto altre 500 persone. A fare gli onori di casa l’assessore regionale alla protezione civile, Monia Monni, campigiana pure lei, presente anche il Capo del Dipartimento di Protezione civile, Fabrizio Curcio, perché quella di ieri è stata l’occasione "per dire grazie – ha detto Monni - a tutto il volontariato organizzato di Protezione civile che ha partecipato alle emergenze del 2023 con la colonna mobile, in Toscana ma anche in Emilia Romagna". Insieme a loro i Prefetti e i rappresentanti delle Province e della Città metropolitane, oltre a una parte dei 100 sindaci dei Comuni colpiti dall’alluvione.

Un grazie ‘detto’ con un attestato consegnato a ogni volontario e con gli stemmi della Regione, con il simbolo della Protezione civile, alle istituzioni. Fra i momenti più significativi la premiazione, da parte dello stesso Curcio, di Dario Cherici, ‘pennellone’ per gli amici, 80 anni, da cinquanta volontario di Anpas Toscana, di recente nominato dal presidente Mattarella commendatore della Repubblica Italiana. Durante l’alluvione di cinque mesi fa cucinava per i volontari e per chiunque ne avesse bisogno. "Siamo tanti e diversi, ma quando siamo nell’emergenza siamo tutti uguali e i colori spariscono". Parole che hanno fatto alzare in piedi tutti i presenti, che poi gli hanno tributato un lungo applauso. "Certo – ha detto Fabio, volontario della Misericordia di Campi - non siamo immuni dal peso emotivo di una tragedia, ancora di più se vissuta in casa. Ma se una grande emergenza viene ‘scomposta’ nella gestione di tanti piccoli problemi a cui cercare una soluzione, allora tutto diventa più facile e gestibile".

Emozioni condivise dal sindaco di Campi, Andrea Tagliaferri, a novembre da pochi mesi in carica, che per ricordare quei giorni ha voluto ripetere una frase usata dagli studenti del liceo Agnoletti: "E’ caduto il cielo". Per poi "rivolgere uno sguardo alla parte più bella di questo paese, il volontariato, che in sole tre settimane ci ha consentito di uscire dalla fase più acuta dell’emergenza". Emergenza che non è finita, ha aggiunto il sindaco, "perché in quella che è la fase della ricostruzione, non possiamo certo dire che finora il Governo si sia distinto nei nostri confronti, anzi".

A sottolineare invece l’impegno della Protezione civile in occasione dei 44 ‘interventi’ che si sono verificati nel 2023 è stato Fabrizio Curcio, che ha parlato di "una continuità nel servizio che va al di là della gestione delle emergenze". Alla base di tutto ciò, ha aggiunto Curcio, "un patrimonio importante per tutto il paese, la costante collaborazione che c’è fra istituzioni e mondo del volontariato, un rapporto che deve essere alimentato dalla formazione e dalla specializzazione. Ma in questo la Toscana è stata, è e sarà sempre un punto di riferimento per il sistema di protezione civile nazionale". E i settecento volontari presenti ieri, con le loro divise e i loro colori, ma soprattutto con il loro carico di umanità, lo hanno confermato.