Per vivere ci vuole molto coraggio, altrimenti si finisce per sopravvivere o, peggio ancora, per farci vivere. La forza d’animo ha a che fare col cuore: “agire di cuore”. È con il cuore che si affronta la vita con le sue paure e le sue emozioni. Tutti noi desideriamo essere felici e per questo la nostra esistenza deve avere un senso o una missione. Per prima cosa dobbiamo imparare a conoscere quello che abbiamo dentro e a gestirlo. Questa epoca così individualista non ci può essere d’aiuto, come disse Spinoza, viviamo “l’epoca delle passioni tristi”. Dobbiamo imparare ad ascoltare le nostre inquietudini, i nostri desideri, così come quelli degli altri. “Chi ha un perché per vivere può sopportare ogni come” scrisse Nietzsche in “Ecce homo”. Il “perché” è molto importante e può essere interpretato come svolgere una missione ricercata in una vasta gamma di contesti ad esempio nelle organizzazioni non profit, in ambito aziendale e sanitario. Qualsiasi attività che richieda impegno e determinazione è un obiettivo da raggiungere per essere felici. La missione è quindi una idea che ispira e guida la realizzazione di un progetto ed è più di un semplice compito che implica una adesione totale. È la necessità di cambiare, muoversi e relazionarsi, coalizzare più persone per portare a termine un incarico importante, specie se non di facile esecuzione. Un progetto cresce e la sua visione si diffonde grazie a persone consapevoli e a chi lo considera portatore di un senso che arricchisce non solo la propria vita, ma anche quella degli altri. Non si può dormire di notte se di giorno non si insegue un’illusione, un sogno, se non abbiamo salvato la principessa e combattuto il drago. Un guerriero non può perdere la propria aspirazione, il suo dovere è combattere sempre. La vita scorre e la missione, che origina da un cuore innamorato, diventa il suo scopo.
CronacaIl coraggio di vivere e mettersi in gioco