
Il presidente della Regione Toscana chiede intervento urgente al Governo per fronteggiare il caro materiali e garantire continuità dei cantieri e della sanità.
Il caro materiali per le opere pubbliche progettate entro il 2021 rischia di fermare i cantieri in Toscana, anche quelli della sanità. L’erogazione dei contributi è bloccata per mancanza di risorse in cassa e per l’anno prossimo non è prevista nessuna misura aggiuntiva, per questo il presidente della Regione, Eugenio Giani (foto), chiede un intervento urgente al Governo e al Parlamento nella manovra di bilancio. "È necessario che l’importo dei lavori che hanno avuto un innalzamento dei costi delle materie prime siano adeguati in base ad un coefficiente automatico – dice il governatore – è dunque importante accogliere gli emendamenti che possano integrare la legge finanziaria con una previsione di questo tipo". La Regione ricorda che nel 2022 con un decreto legge era stato istituito un fondo specifico per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi. La richiesta è di prorogare questa misura.
Il governatore entra anche nel merito dello sciopero dei sanitari di ieri. "Ritengo che sia comprensibile e naturale". "In Italia al di là dei vari proclami di parte, c’è un dato oggettivo: tre anni fa la sanità valeva il 7% del Pil, e questo portava un determinato numero di servizi, oggi la sanità è arrivata al 6,3%. Noi come Regioni cerchiamo di far fronte". "In Toscana sono 56.750 gli operatori sanitari a tempo indeterminato ma poi ci sono altre 100mila persone dell’indotto. Questa protesta è comprensibile, spero che in sede di legge finanziaria venga rimpinguato il fondo sanitario nazionale, che poi si traduce in servizi che vengono erogati attraverso le Regioni".