
Luciano Nardini e Michele Fabbri
Firenze, 16 gennaio 2020 - Al via domani - venerdì 17 gennaio - al Teatro Reims di Firenze l'opera teatrale "Il Calapranzi" di Harold Pinter, scritta nel lontano 1957.
L'opera fa parte della prima stagione drammaturgica del suo autore che, in questa particolare prosa per teatro, usa un linguaggio quotidiano.
Spiegano Antonio Susini, direttore del "Teatro Reims" e Michele Fabbri :"Quasi per sfida e un po’ per diletto, qualche anno fa, parlando con Michele, dissi che sarebbe stato bello riuscire a portare al Teatro Reims, tempio del teatro brillante nell’immaginario collettivo, qualcosa che ci rappresentasse pienamente, che ogni regista, attore, amante del Teatro vorrebbe rappresentare o vedere, senza fronzoli, solo per il gusto di farlo - Nacque così la rassegna “Reims D’autore”, dalla spontanea voglia di recitare!".
I protagonisti, Ben e Gus, sono due sicari che attendono le istruzioni di un loro capo che comunica per mezzo di un calapranzi. Il tema centrale della commedia è quello della violenza sotterranea, fatta di sguardi, quasi impalpabile. Tutto ciò si manifesta con scatti improvvisi e fa vedere tutta la furia opressiva di questa violenza.
Lo stile del regista Antonio Susini mette in luce il messaggio che Pinter vuole far arrivare al suo pubblico: l'apparente mansuetudine dei protagonisti de "Il Calapranzi" che però nasconde un'irrequieta oppressione dell'anima e della mente. In una dimensione quasi irreale, nell'allestimento della "Nuova Compagnia di Prosa", si narrano qui tutte le ansie, le paure, l'insicurezza e l'incomunicabilità dell'uomo.
"Il Calapranzi" andrà in scena in prima assoluta domani, 17 gennaio, come sabato e domenica, il 18 ed 19 gennaio. Appuntamento imperdibile per scoprire il perfetto connubio fra comicità e drammaturgia che svela l'immagine di una società in cui la violenza - camuffata dai morbidi sapori ed insidie - minaccia e tortura l'individuo.
Per info e biglietti qui.