Il bene è tenace L’amore è determinato

Francesco

Vermigli

Il bene è tenace, l’affetto è determinato, l’amore – come direbbe il Cantico dei Cantici – è forte come la morte. Non sembra possibile dirselo in questi tempi: tempi nei quali il male e la violenza, la guerra e la sopraffazione sembrano tanto più forti. Il cuore della nostra vita è però rispondere a questa domanda: crediamo che l’amore e il bene siano più tenaci di ogni forza che vuole la distruzione e la morte?

"Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre": così nel Vangelo di questa domenica (Giovanni 10,27-30). Come un pastore con le pecore, Gesù parla delle persone che sono state affidate alla sua cura dal Padre. E dice che nessuno gliele potrà strappare, perché il Padre è il più forte di tutti. Non è possibile strappare qualcuno se l’affetto è più forte, grande e tenace di ogni altra cosa. Nessuna malattia, nessun dolore, nessuna sofferenza… niente e nessuno potrà strappare la relazione tra due persone. Così niente e nessuno potrà strappare gli uomini al Padre. Niente e nessuno potrà farlo, perché il Padre li ama con il cuore di Dio, con un amore determinato. Il Padre è più forte di tutto e di tutti.

Lo dice san Paolo: "sono persuaso che né morte né vita né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore". Lo dice Paolo che lo ha sperimentato nella propria vita. Lo diciamo noi, quando anche noi ne facciamo esperienza: quando sperimentiamo nella nostra vita che forte come la morte è l’amore.

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