REDAZIONE FIRENZE

Idea ticket per i croceristi: "Adesso sono troppi. Devono compensare i costi"

Il presidente della Camera di Commercio: "Palazzo Vecchio rifletta . Non mi piace la parola overtourism: ma dobbiamo governare il fenomeno".

Il caso è stato sollevato dal comitato Salviamo Firenze che domenica scorsa ha puntato l’attenzione sull’arrivo di centinaia di bus da Livorno

Il caso è stato sollevato dal comitato Salviamo Firenze che domenica scorsa ha puntato l’attenzione sull’arrivo di centinaia di bus da Livorno

Un ticket ai croceristi per mitigare gli effetti dell’overtourism? "Perché no, può essere una soluzione, il Comune ci rifletta su", dice il presidente della Camera di Commercio, Massimo Manetti. In questi primi sprazzi di estate e di sole che comincia a cuocere braccia e asfalto, è tornato prepotentemente alla ribalta delle cronache il tema dei croceristi. Ormai è noto il filo rosso che lega Livorno e Firenze, la porta di accesso via mare della Toscana al suo capoluogo. Già domenica scorsa, il primo corposo assaggio delle ricadute del turismo selvaggio all’ombra del Cupolone. Centinaia di bus con migliaia di turisti a bordo partiti dalla città delle Leggi Livornine, in viaggio per una novantina di chilometri lungo l’arteria della Fi-Pi-Li fino a intasare lungarno Pecori Giraldi. Turisti pronti a mordere le maggiori attrazioni della culla del Rinascimento a colpi di selfie per poi fuggire, tutto in un pomeriggio, per far ritorno alla nave ormeggiata nelle banchine della stazione marittima di Livorno. Si innesta esattamente qui la logica dietro al ragionamento a microfono aperto del presidente della Camera di Commercio, già in occasione del dibattito organizzato a Villa Ruspoli due giorni fa da Firenze Domani.

"La mia è un’idea - spiega Manetti - che parte da un ragionamento di carattere generale. I croceristi rappresentano un flusso davvero grande di persone che vengono a Firenze, non consumano perché rimpinzati dal mangiare della nave, non portano un significativo gettito economico, occupano spazio, sporcano, aumentano la percezione diffusa dell’overtourism visitando Firenze in 90 minuti. Sono solo un costo a danno della città". Serve tracciare una distinzione di fondo, perché Manetti sottolinea che "c’è turista e turista".

Andrebbero, secondo il presidente della Camera di Commercio "premiati tutti coloro che soggiornano per più di tre giorni a Firenze. Questo tipo di turista sì che impegna risorse economiche a beneficio delle imprese e dell’indotto fiorentino". Un premio di che tipo, per intendersi? "Possiamo pensare a delle entrate particolari ed esclusive per questo tipo di turista nei musei fuori orario". Certo, il pianeta dei croceristi orbita attorno a due soggetti, le guide turistiche o tour operator che agganciano i singoli che sbarcano in città. A chi dei due imporre eventualmente la gabella? "Apriamo una riflessione - la richiesta di Manetti -, che incida sull’uno o sull’altro basta che possa compensare i costi che generano a spese della città". Qui entra in gioco il soggetto chiamato a dialogare con tutte le parti in causa: il Comune. A Palazzo Vecchio, Manetti rivolge un appello: "Non lo invito a fare, ma a riflettere. Non sono contro e né mi piace la parola overtourism, lo avessimo avuto durante il Covid…". Ma il fenomeno va "governato nelle sue varie sfaccettature facendo un ragionamento a 360 gradi. Come Camera di Commercio abbiamo appena presentato uno studio di durata semestrale con l’ausilio di una nostra società in house sulla logistica dell’ approvvigionamento in centro, faremo incontri aperti a soggetti interessati e residenti per poi tirare le somme fornendo al Comune quante più soluzioni per risolvere i nodi dell’overtourism". Francesco Ingardia