I tentacoli della mafia: "Segue i soldi"

La mafia è presente anche a Firenze, dove le mafie approfittano delle difficoltà generate dal Covid nel settore turistico. Il rischio di infiltrazioni è reale, e la criminalità organizzata ha cambiato pelle, spara quando gli vengono toccati i soldi. La penetrazione nei capitali mafiosi diventa necessaria.

La città e la mafia. Se a primo impatto sembrano due realtà distanti anni luce, la realtà dei fatti dipinge un altro quadro. Del resto come ha detto al vertice antimafia della fondazione Caponnetto, il politico siciliano Giuseppe Antoci, esponente di spicco della lotta a cosa nostra scampato a un attentato nel maggio 2016 "Le mafie vanno dove ci sono soldi". E a Firenze di soldi ne girano diversi. Specialmente nel settore del turismo "L’ambito turistico è appetibile alle mafie – spiega –

E la criminalità organizzata ha approfittato delle difficoltà generate dal covid in questa branca. Non solo in Toscana". E sul rischio di infiltrazioni in città Antoci non non lascia spazio all’interpretazione: "Quando una parte importante importante del pil di un luogo viene generata dal turismo - spiega – si crea un rischio per il luogo e un’occasione per le mafie". E infatti offi c’è una cosa nostra diversa diversa da quella delle bombe, degli attacchi allo stato e ai suoi rappresentanti. da quella dei Georgofili per intendersi: "Ha cambiato pelle – aggiunge Antoci – Oggi spara quando gli vengono toccati i soldi. La penetrazione nei capitali mafiosi diventa necessaria"

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