di Iacopo Nathan
"I ragazzi sono cambiati. E la pandemia ha sicuramente peggiorato la situazione generale. Ma non possono essere i locali a rimetterci".
A seguito di un rissa tra due avventori avvenuta lo scorso 22 gennaio la storica discoteca Tenax di via Pratese ha dovuto tenere i cancelli serrati fino al 10 febbraio e sta concludendo ora la prima settimana intera dopo la chiusura.
La serata di oggi con i ’Mount Kimbie’ segna infatti il ritorno del weekend per antonomasia della movida fiorentina, che si porta dietro però pesanti strascichi del periodo di stop forzato.
"Parliamo di una situazione molto delicata – spiega Marco Mannini, gestore del Tenax -. La pandemia e i due anni che ci stiamo scrollando di dosso hanno lasciato pesantissimi strascichi sui ragazzi. Ci troviamo davanti a persone molto più irascibili e che difficilmente si controllano. Ai ragazzi questi anni difficle non hanno fatto bene, hanno complicato i loro rapporti umani. Non possiamo però continuare a ricondurre tutti i problemi alla pandemia, perché dobbiamo anche guardare avanti e valutare altri problemi. Ci troviamo in una situazione in cui i locali sono ancora sono regolati da una norma del 1931 e sono responsabili di qualsiasi cosa, anche quando evidentemente non hanno colpe".
Il tema della sicurezza è quello che sta maggiormente a cuore al locale, soprattutto per chiarire la posizione di totale distanza dai fatti dello scorso gennaio. "Come Tenax teniamo tantissimo alla sicurezza nel nostro locale – continua – e facciamo tutto quello che ci è possibile. Dalle telecamere alle perquisizioni, dall’ingresso vietato ai minorenni alla somministrazione controllata di alcolici, oltre a avere un nutrito numero di buttafuori ogni serata".
"Non è però pensabile – aggiunge ancora – che se due persone, estranee a tutto questo, si picchiano a rimetterci sia il locale. Anche perché, il più delle volte, siamo noi a individuare e segnalare alle forze dell’ordine che chiamiamo, chi sono i responsabili di questi gesti. Io mi trovo a garantire la sicurezza nel mio locale, a fermare problemi sul nascere, a segnalare alle autorità i soggetti e poi chiudere per 15. Chiedo quindi maggiore sensibilità alle autorità e una nuova normativa, perché così, dopo due anni di chiusure sono stato costretto a tenere a casa quaranta persone per due settimane, oltre al mio mancato incasso".
La questione dell’incasso è ancora un tasto dolente. "Parliamoci chiaro – conclude Mannini – facendo una stima, come Tenax abbiamo perso 130mila euro in 15 giorni. Questi ragazzini sono diventati violenti, si picchiano e a rimetterci sono gli imprenditori. Credo serva una nuova regolamentazione. I locali sono vittime di queste risse e di questi gesti, non possono anche pagarne le conseguenze".