REDAZIONE FIRENZE

I primi 140 anni del ’Piccolo’ bandiera di Trieste

Per la serie tematica ’Le eccellenze del sistema produttivo ed economico’ il 10 dicembre scorsi il Mise ha emesso un francobollo commemorativo con valore in tariffa B corrispondente a €. 1,10 dedicato al quotidiano ’Il Piccolo’ nel 140° anniversario della sua fondazione. Nella vignetta - stampata in 300mila esemplari - si raffigurano uno strillone con in mano un’alabarda rossa simbolo inequivocabile di Trieste e la prima pagina del giornale nella sua primissima edizione del 29 dicembre 1881 con sullo sfondo la Cattedrale di San Giusto. La città grazie alla sua posizione geografica è sempre stata un luogo strategico per l’economia e per la politica del nostro Paese e dell’Europa centro-orientale, basti pensare che alla fine della Seconda guerra mondiale Trieste fu divisa in due settori; uno italiano con amministrazione anglo-americana e uno jugoslavo con servizi postali e francobolli ben distinti. Quando esce il primo numero, ’Il Piccolo’ - che deve il suo nome al formato ridotto - vende soltanto 32 copie perché è in lingua italiana mentre la città è sotto l’egemonia austriaca, inoltre il nuovo quotidiano che costa solo due soldi simpatizza per gli irredentisti e si rivolge a un pubblico di estrazione popolare.

Il fondatore Teodoro Mayer, appena ventunenne, deve combattere tra le poche risorse e la censura asburgica; i sequestri non mancano e malgrado le difficoltà il giornale triestino resiste, rimanendo fedelmente al servizio dell’Italia e a fine Ottocento raggiunge con successo una tiratura di quindicimila copie.