I delitti dei fratelli Rosselli e di Matteotti, ricordo congiunto

Carlo e Nello Rosselli, attivisti antifascisti uccisi nel 1937, sono ancora simboli di libertà. La rivista Left ripubblica il libro su di loro in vista dell'anniversario.

I delitti dei fratelli Rosselli e di Matteotti, ricordo congiunto

I delitti dei fratelli Rosselli e di Matteotti, ricordo congiunto

Carlo e Nello Rosselli, attivisti antifascisti, uccisi in Francia nel 1937 per mano dei sicari inviati da Mussolini, sono ancora oggi punti di riferimento del pensiero libero e democratico. Valdo Spini ne ripercorre la storia personale, ma soprattutto le idee e la visione politica nel libro Carlo e Nello Rosselli. Testimoni di giustizia e libertà. Con l’avvicinarsi del 9 giugno, 87° anniversario della loro uccisione, la rivista Left, diretta da Simona Maggiorelli, ha deciso di ripubblicare il libro edito nel 2016 a Firenze da Clichy e da tempo esaurito. La riedizione si svolge in collaborazione con la Fondazione Circolo Rosselli, presieduta da Valdo Spini. Il volume è stato presentato ieri alla Fondazione Circolo Rosselli, alla presenza di Vannino Chiti, Matteo Fago e della stessa Maggiorelli. "L’11 giugno – ha annunciato Spini – faremo un ricordo congiunto del centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti (10 giugno 1924) e dell’87° anniversario dell’assassinio dei fratelli Rosselli. Sulla scia di Carlo Azeglio Ciampi: anche lui organizzò nell’immediato dopoguerra una commemorazione congiunta, dunque su questo seguiamo orme che sono prestigiose".

All’iniziativa alla Fondazione Rosselli (ore 17 via degli Alfani 101/r) interverranno, oltre a Spini, anche Alberto Aghemo della Fondazione Matteotti e Matteo Mazzoni dell’Istituto Storico della Resistenza. "Socialismo liberale di Rosselli e socialismo riformista di Matteotti costituiscono insieme un punto di riferimento indispensabile per l’attualità della battaglia politica in Italia", ha spiegato Spini. E riguardo al libro ha detto: "Fu Giovanna Ceccatelli Gurrieri, purtroppo scomparsa, a volerne la pubblicazione, che collaborò a realizzare. La vicinanza dell’anniversario dell’uccisione dei fratelli Rosselli con il centenario dell’uccisione di Matteotti, è una coincidenza molto significativa. Si conobbero e apprezzarono. Dopo l’assassinio di Matteotti, Carlo Rosselli si fece promotore dell’adesione di numerosi soci del Circolo di Cultura al Psu, il Partito Socialista Unitario, di cui Matteotti era segretario, e lo commemorò nell’esilio parigino con un bellissimo testo, Matteotti eroe tutto prosa. Il socialismo riformista di Matteotti e il Socialismo Liberale di Rosselli sono dunque strettamente legati e costituiscono un punto di riferimento importante per la necessaria ricostruzione del centro-sinistra nel nostro Paese".

Maurizio Costanzo