REDAZIONE FIRENZE

I convogli ’sviati’ sui binari Scambi e parti meccaniche Saranno decisive le perizie

Dopo i sopralluoghi e i rilievi di polizia e addetto di Rfi, l’arrivo degli ispettori ministeriali. Le perplessità: tre concomitanze sono decisamente singolari. Tra differenze ed analogie.

Non ci sono stati feriti, ma tre indizi dicono facciano ’una prova’. Tre incidenti ferroviari in appena due settimane – una sfregatura e due ’svii’ – necessariamente hanno attirata l’attenzione di investigatori e inquirenti. Tanto che la procura nella persona del sostituto procuratore Ornella Galeotti è sul punto di disporre altre due perizie tecniche, affidandole a personale altamente specializzato.

Ricapitoliamo. Dapprima (18 aprile) la sfregatura (più che tamponamento vero e proprio) tra due treni all’Olmatello. Due convogli, uno appresso all’altro, il primo devia a destra, prendere un’altra direzione, ma la parte terminale di questo primo convoglio rimane ad occupare in parte il tratto di scambio e il treno che sopraggiunge ’sfrisia’ il convoglio davanti. Un vero tamponamento, o anche semi tamponamento, avrebbe causato ben più danni. Specie al macchinista del secondo convoglio.

Due giorni più tardi (20 aprile) un merci fuoriuscito dai binari – di notte – fra Sesto Fiorentino e Firenze Castello.

Danni importanti alla infrastruttura e circolazione bloccata per ore da nord a sud del paese. La stessa area dove in passato si verificò un tamponamento tra treni merci con il ferimento di due macchinisti. Le ipotesi riguardano la componentistica del convoglio. E sono a ventaglio, per ora: potrebbe essersi trattato di una saldatura che non ha retto, come di un cedimento strutturale, di un pezzo logoro. Occorre qui più di altri casi il ’conforto’ della perizia.

Infine due giorni fa, giovedì fa un altro ’svio’: quello del treno senza passeggeri durante il ritorno da Santa Maria Novella al deposito del Romito. In questo caso il treno ha ’sviato’. Forse è accaduto qualcosa d’iniziale a livello di ruote anteriori della locomotrice, a scambio già superato. Le ultime due vagoni hanno sobbalzato e hanno ’sviato’ dai binari. Lieve il danno allo scambio. Episodi dunque in apparenza diversi tra loro.

Ma sui quali si sta indagando con tutte le articolazioni deputate a farlo. I lunghi e complessi rilievi della Polfer e di Rfi, procedure lunghe, sono andati avanti per alcune ore con naturali ripercussioni sulla circolazione, ma nessun pericolo. Poi sono intervenuti anche gli ispettori di Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, diretta emanazione del Ministero dei Trasporti. Vogliono chiarire o meno la sussistenza di "concomitanze" tra gli episodi. Perché alle coincidenze c’è chi dubita, chi non ci crede per principio, o ci crede poco.

La Polizia ha trasmesso in procura una prima serie di atti anche sull’ultimo episodio di giovedì. Non sono state formulate ipotesi di reato. Il convoglio interessato non è stato sotto sequestro, solo ’ricoverato ’nella sua naturale collocazione, ovviamente a disposizione degli investigatori laddove si rendesse necessario qualche altro accertamento tecnico. Dal canto suo Fs ha spiegato in relazione a giovedì che alle 17 è stata "ripristinata l’integrale efficienza dell’infrastruttura ferroviaria nel nodo di Firenze, dopo i rilievi delle autorità competenti e l’intervento dei tecnici di Rfi".

g.sp.