"Le guide turistiche abbiano un ordine professionale come i medici"

Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. "E' deleterio che oggi il lavoro e la professionalità delle tante, serie e brave guide turistiche non venga protetto"

Turista a Firenze in una foto di repertorio

Turista a Firenze in una foto di repertorio

Firenze, 28 maggio 2020 - "E' veramente sconcertante e deleterio che oggi il lavoro e la professionalità delle tante, serie e brave guide turistiche non venga protetto in alcun modo. Per rendere virtuoso il nostro turismo è invece fondamentale garantire la qualita' di questo servizio, e dunque occorre istituire il prima possibile un ordine professionale per guide turistiche ed educatori museali. Questa categoria dovrebbe essere inclusa in un ordine ufficiale, come avviene per i medici e le altre categorie che svolgono una importante funzione sociale: solo cosi' possiamo garantire la buona salute del settore turistico".

Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, a margine della riapertura di Palazzo Pitti, a Firenze. "Ricordo che in Italia, a differenza di altri Paesi, c'e' gia' un iter molto serio per acquisire la patente di guida turistica. Ma per colpa della liberalizzazione selvaggia di questa professione - ha aggiunto- e' possibile anche comprarsi per pochi soldi la patente all'estero, senza una vera selezione di qualita', per poi venire ad esercitare in Italia. Dunque in molti casi non e' garantito il livello di preparazione necessario, a scapito di chi paga il loro servizio e con danno della citta' e della sua immagine. Questo e' un disastro, perche' guide ed educatori museali esperti sono una vera e propria risorsa per l'Italia: soltanto grazie a loro il turismo culturale puo' sfruttare il suo potenziale di formazione e di educazione vera. Il turismo di massa e' un fenomeno sociale che deve essere indirizzato dalle forze sul campo, che sono proprio le guide: un esercito potente di persone cui vanno riconosciute la dignita' e le condizioni per agire in maniera qualificata". Queste figure, cosi' ancora Schmidt, "meritano maggiore rispetto e devono essere tutelate giuridicamente, attraverso un percorso di accesso alla professione certificato in base alla competenza, e un ordine professionale che difenda i loro diritti e il loro lavoro".

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