Emanuele Baldi
Cronaca

Grassina-Antella: sfottò, colori e occhi lucidi. L’amarezza dei ‘figli del Peruzzi’, alla fine è bolgia rossoverde

Oltre 1.500 persone alle Due Strade per il ’superclassico’ dell’hinterland fiorentino. Il Grassina batte l’Antella e sale di categoria ma lo spettacolo vero è della gente dei due paesi

Festa dopo il fischio finale (foto Germogli)

Festa dopo il fischio finale (foto Germogli)

Firenze, 3 giugno 2024 – Alle 18,51 si ammainano i vessilli biancocelesti con qualche occhio lucido dei ‘figli di Peruzzi’, cioè di Ubaldino padre spirituale dell’Antella, scatenati adolescenti ultras, ed esplode la bolgia rossoverde.

‘Siamo tutti pazzi’ urlano con le vene del collo che scoppiano di gioia – e di qualche birra scacciatensione in più... – i ragazzi di Grassina (qualcuno con i capelli bianchi, ma la passione intatta come il marmo).

La nuda cronaca sportiva ci racconta che una squadra e un paese intero si sono riaffacciati in Eccellenza, categoria perfino ristretta per l’amore così traboccante per la casacca di un’intera comunità, e che l’altra, espressione di un borgo tanto raccolto quanto arcigno e fiero, resta nel limbo limaccioso della Promozione. Le immagini, su entrambi i fronti, ci dicono altro, invece. E cioè che una passione così tanto antica quanto genuina, in un mondo del pallone 4.0 che, nei quartieri alti del calcio è sempre più digitale e anonimo, è – anzi dovrebbe essere – lo spot perpetuo per qualcosa che è qualcosa più di uno sport.

Qualche brutta parentesi passata (ricordate i daspo nel derby di un decennio fa, che perfino era fra amatori) non macchiano un presente fatto sì di sfottò – e anche ruvidi ("Per fortuna che un son nato, dall’altra parte del Poggio, che sc... sarebbe stato nascere antellino") – ma anche di tanta spontaneità e di un rispetto reciproco che grassinesi e antellesi non si ammetteranno mai, ma che c’è.

All’uscita del Bozzi, alle Due Strade, gremito come per una sfida di categorie chic, ragazzini e donne e uomini di mezz’età sono sciamati via, alcuni con il sorriso a 48 denti, altri abbacchiatissimi. "Ma ce n’andasse diritta una con questi..." scuote la testa una signora memore forse dello smacco di due anni fa quando il Grassina, già retrocesso, si trascinò giù anche i rivali di sempre andando a giocarsela a mille all’Antella. Ma l’ultima cartolina ci piace più di tutti. Un ragazzino che è un soldo di cacio con la sciarpa del Grassina più grande di lui al collo dà il cinque a un coetaneo antellese. "Dai, mi dispiace". Viva lo sport.