
"La politica? Troppo urlata. Mi piacerebbe assistere ad un dibattito più pacato e che dia maggiori frutti. Credo sarebbe meglio criticare meno e trovare più unità". È fresco di maturità Niccolò Poggi. Cento al liceo classico Michelangelo. Un risultato invidiabile, che deriva da "anni di studio con passione delle materie". Tanto impegno e tanto interesse, che hanno portato Niccolò a raggiungere tutti gli anni la media del 9.
E adesso?
"Ancora non ho deciso con certezza riguardo al mio futuro. Scartate le discipline scientifiche, che mi interessano meno, al momento sono orientato su Giurisprudenza. Ma è un’idea. Ho molti interessi e ancora non un preciso sogno nel cassetto. Diciamo che questi due mesi mi serviranno per meditare bene".
Cosa significa per te studiare?
"Avere un sincero amore per le materie. È solo così, studiando con tanto piacere, che la fatica non pesa e che si possono raggiungere buoni risultati".
Come vedi, dal tuo sguardo giovane, la situazione del nostro Paese?
"Non la vedo per nulla bene. Temo che in autunno andremo incontro ad un massiccio incremento della disoccupazione e questo mi spaventa tantissimo. L’emergenza Covid è arrivata quando già la nostra economia soffriva da tempo. E quindi prevedo un futuro a breve termine molto complicato, anche in termini istituzionali".
In che modo ti tieni aggiornato su quel che accade intorno?
"Più che altro leggo i quotidiani. Lo so, mi distinguo parecchio dai miei coetanei, che perlopiù leggono le notizie solo online. Sarà che in famiglia da sempre acquistiamo due quotidiani e che quindi li ho a disposizione, ma secondo me per informarsi in maniera approfondita serve il giornale cartaceo. Mi piace prima sfogliarlo per vedere i titoli e poi mi soffermo su quel che più mi interessa".
Quali argomenti catturano di più la tua attenzione?
"Quella che mi attira di più è l’informazione locale. A volte la trovo addirittura divertente. Si parla di questioni che sento vicine e che dunque mi interessano particolarmente".
Se tu fossi al posto di Giuseppe Conte da cosa partiresti per ridare slancio all’Italia?
"Senza dubbio dal lavoro, che è la questione numero uno. Cercherei di ridurre le tasse sull’occupazione. E poi di salvare i posti… Ma, certo, a parole è facile….".
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
"Amo passeggiare a Fiesole e rilassarmi con la musica sinfonica. Mi piace tantissimo l’Opera. Sono abbonato al Maggio Musicale. L’atmosfera del teatro è magica".
Che rapporto hai coi social?
"Sono sia su Facebook che su Instagram ma più che altro osservo. Si tratta di una realtà con cui dobbiamo comunque fare i conti. Se è positivo poter restare facilmente in contatto con tante persone, un problema sono i numerosi profili falsi che alimentano la disinformazione".
Segui qualche influencer?
"Per carità. Diffondono un modo di vivere superficiale e vuoto. Rappresentano modelli che mai applicherei alla mia vita".
Elettra Gullè