Gkn, nuova crociata per l’anticipo degli stipendi "Vogliono affamarci e farci intorno terra bruciata"

“Rompere l’assedio“ è la parola d’ordine del Collettivo di Fabbrica Lavoratori ex Gkn di Campi, ora Qf. "L’assedio ha tre direttrici: farci terra bruciata attorno con la calunnia dell’assemblea permanente, prenderci per stanchezza logorandoci con tavoli che rimandano a tavoli, e presa per fame degli assediati", spiegano via social gli operai, ricordandando che il 7 dicembre sarà "la seconda finestra senza stipendi".

Per il Collettivo "il fatto che l’azienda non ‘anticipi la cassa integrazione’ non torna da nessun punto di vista. Non pagare gli stipendi ha due funzioni: indurre l’Inps ad autorizzare una cassa integrazione “a babbo morto“, per la quale l’azienda non sa fornire causali e piani industriali chiari, e far licenziare lentamente i lavoratori con dimissioni volontarie".

In vista del 7 dicembre, i lavoratori chiedono di attivare "tutte le reti creditizie per mettere al sicuro almeno il pezzo più in difficoltà della fabbrica".

Durante il consiglio comunale di Firenze, lunedì scorso, è stato approvato, infatti, un ordine del giorno che "invita tutte le reti creditizie esistenti a fare una operazione semplice: anticipare buste paga che prima o poi avremo", ricorda il Collettivo, che chiede solidarietà "non perché siamo più poveri o più belli degli altri, ma perché siamo orgoglio, dignità collettiva, lotta e mobilitazione sociale a favore di tutte e tutti. E dobbiamo resistere, fino all’esaurimento o alla vittoria".

Barbara Berti

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