Biancastella
Antonino
Chi cercasse donne artiste del passato nei libri e nei repertori di storia dell’arte, perderebbe il suo tempo. Anche Giovanna Fratellini, nata a Firenze nel 1666, ritrattista ufficiale alla corte dei Medici, apprezzata nel XVIII secolo, è caduta poi nell’oblio e sarà riscoperta solo nella seconda metà del ‘900; nel 2006 lo storico dell’arte inglese Neil Jeffares la inserirà con un’ampia biografia nel suo "Dizionario dei pastellisti" e nel 2009 la giornalista americana Jane Fortune nel saggio "Donne invisibili: artiste di Firenze dimenticate", sul quale si è poi basato un documentario televisivo che fa luce sulle migliaia di opere di artiste in deposito nei musei di Firenze, tra cui, appunto, gran parte delle opere di Giovanna Fratellini. Da bambina riceve una buona istruzione anche nella pittura e nella musica; introdotta alla corte di Vittoria Della Rovere, granduchessa di Toscana, vi apprende la tecnica della pittura su miniatura dal padre cappuccino Ippolito Galantini, miniatore ufficiale di corte, mentre il pittore Domenico Gabbiani la avvia al disegno e alla tecnica a olio e infine dal pittore e incisore Domenico Tempesti impara e perfeziona la tecnica dei pastelli, diventando una eccellente pastellista tanto da meritare l’ambito incarico a corte. Nel 1706 viene ammessa all’Accademia delle arti di Firenze e nel 1710 ne diviene membro ufficiale. Nel 1684, Giovanna sposa Giuliano Fratellini, di cui assumerà il nome per la firma, e nel 1690 nascerà il figlio Lorenzo Maria. Sappiamo che fu soprattutto Violante Beatrice di Baviera, moglie del principe Ferdinando de’ Medici, a commissionarle numerosi ritratti e miniature in avorio, mentre dipinse soggetti sacri per il granduca Cosimo III de’ Medici e varie opere storiche e mitologiche per il principe Ferdinando, che pagò fino a 15 scudi ogni dipinto. Dopo una vita dedicata all’arte da vera professionista, Giovanna muore a Firenze nel 1731 ed è sepolta nella chiesa di Ognissanti. Un suo autoritratto dai toni raffinati dell’azzurro è esposto alla Galleria degli Uffizi.