
"Genitori anziani e soli. Difficile gestire i disagi"
di Lisa Ciardi
FIRENZE
"La gestione di un paziente psichiatrico riguarda tutta la famiglia ed è fondamentale che ogni suo componente venga assistito in questo percorso". A dirlo Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana, dopo la tragedia del 58enne con gravi problemi psichici ha ucciso l’anziana madre.
Oltre al supporto alla persona affetta da problemi psichici, cosa serve per aiutare le famiglie che si trovano a gestire queste situazioni?
"Oggi si parla spesso di ’caregiver’, ovvero delle persone che assistono soggetti malati, anziani o con forme di disabilità fisica e mentale. Il supporto a questi soggetti dovrebbe andare di pari passo con l’aiuto farmacologico o psicologico riservato ai loro cari. Purtroppo però, in concreto, molte volte non è così. Al di là di una maggiore sensibilità al tema, che oggi effettivamente vediamo, c’è ancora molto da fare e capita spesso che i familiari si trovino da soli ad affrontare situazioni molto difficili".
Il supporto psicologico ai familiari può aiutare?
"È sicuramente molto importante, perché li aiuta a gestire la propria quotidianità e ad affrontare i problemi con un approccio diverso. Purtroppo non è sempre scontato che venga offerto o che sia comunque sufficiente e adeguato alle loro necessità".
Cosa manca al momento?
"Le persone con problemi psichici gravi e le loro famiglie vengono prese in carico dai servizi sanitari che però, come sappiamo, stanno attraversando una fase di grande sofferenza, a maggior ragione dopo la fase pandemica che ha incrementato le situazioni di disagio e quindi la richiesta. Sarebbe necessario più personale. Anche perché, ripeto, la prospettiva dovrebbe essere quella di assistere non solo il singolo paziente, ma tutto l’ecosistema familiare".
Quali sono le difficoltà maggiori per i "caregiver"?
"Ogni caso è diverso, ma sicuramente le difficoltà che devono essere affrontate nella vita quotidiana non sono semplici e la situazione si aggrava col procedere dell’età. Parlo in linea generale, ma quando un genitore diventa anziano e magari resta anche solo, l’assistenza a un figlio con problemi psichici può diventare molto difficile, così come la convivenza. Per questo è importante la presenza di una rete che agisca su due fronti: da un lato l’assistenza al paziente, in modo da aiutarlo a gestire la propria patologia ma anche a svolgere attività lavorative e ricreative fuori da casa; dall’altro il supporto sociale e psicologico ai familiari, indispensabile per intercettarne i bisogni, capirne le difficoltà, ma anche per aiutarli a individuare per tempo possibili campanelli d’allarme".