Futuro Georgofili. L’idea è il rilancio dell’Agronomico

Il presidente Vincenzini punta sull’Istituto d’Oltremare eccellenza della ricerca in campo agricolo tropicale .

Futuro Georgofili. L’idea è il rilancio dell’Agronomico

Futuro Georgofili. L’idea è il rilancio dell’Agronomico

Un Salone dei Cinquecento pieno è lo sfondo ideale per i festeggiamenti dell’Accademia dei Georgofili e per i festeggiamenti del 271° anno accademico. Scherza il presidente Massimo Vincenzini: "Abbiamo 271 anni ma li portiamo bene. Siamo molto attivi, vitali, presenti e questo mi fa molto piacere. L’ampia partecipazione a questa cerimonia lo testimonia, è una appartenenza fatta di scienziati e non è banale. In un momento in cui abbiamo bisogno di più scienza. Sono molto soddisfatto".

Nel Salone ci sono le massime autorità, ci sono la prefetta di Firenze Francesca Ferrandino, l’assessora al Welfare Sara Funaro, personaggi come l’accademico Michele Pasca-Raymondo, presidente della sezione internazionale di Bruxelles. Tutti per ribadire l’importanza dell’Accademia dei Georgofili e dell’agricoltura.

"E’ stato un anno in cui i Georgofili hanno voluto ribadire con determinazione la loro vitalità attraverso un costante impegno per il progresso dell’agricoltura – afferma Vincenzini –. Dall’altra parte, i Georgofili sono storicamente convinti che, per combattere l’ignoranza, la strada maestra sia quella dell’impegno civile a favore della cultura in generale, e del mondo scientifico in particolare".

Vincenzini torna anche a parlare del rilancio dell’Istituto agronomico per l’Oltremare, che non è più operativo dalla fine del 2015: "Ha rappresentato per oltre un secolo un punto di eccellenza della ricerca in campo agricolo tropicale e subtropicale ma ancora oggi è un unicum europeo, che potrebbe diventare un centro di eccellenza mondiale per l’innovazione. Il vertice Italia-Africa ha evidenziato una realtà che già conosciamo bene: la ricerca nel campo delle scienze vegetali è urgente in tutti le nazioni sviluppate. Grazie alla presenza dell’Accademia dei Georgofili, Firenze potrebbe giocare un ruolo di primissimo piano, restituendo all’Istituto Agronomico per l’Oltremare la sua originale funzione di luogo di produzione di ricerca e conoscenza, oltre che di formazione, in una veste più consona al terzo millennio. Si tratta esattamente delle finalità annunciate dal Piano Mattei". Un’idea che piace a tanti, come a Valdo Spini, ex sottosegretario agli esteri e presente alla cerimonia di inaugurazione a Palazzo Vecchio: secondo Spini il rilancio dell’Istituto agronomico per l’Oltremare rappresenta "un’opportunità per la città". Da sottolineare anche l’intervento di Funaro secondo cui l’Accademia dei Georgofili "rappresenta un patrimonio di assoluto rilievo per Firenze, un elemento essenziale e imprescindibile del sistema di alta formazione e ricerca che è parte integrante della città".

Più volte vengono richiamati inoltre i valori all’Europa, in particolari ai rapporti con l’Europa. Non è un caso il titolo della prolusione di Michele Pasca-Raymondo, ‘L’agricoltura è ancora essenziale per lo sviluppo dell’Unione europea?’. Secondo Pasca-Raymondo "c’è un obbligo, almeno morale, di affrontare le questioni relative alla sicurezza alimentare con priorità assoluta". Serve "un recupero di fiducia nel rapporto tra Commissione e agricoltori, dal momento che gli agricoltori costituiscono un fattore indispensabile per la gestione del territorio".

Adesso siamo in periodo di campagna elettorale e Pasca-Raymondo ha una speranza: "Di vedere mantenute dopo le elezioni tutte le promesse fatte in Europa. Ci si deve render conto che l’agricoltura non è un settore industriale come gli altri". Va tutelato, sembra dire.

Niccolò Gramigni

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