REDAZIONE FIRENZE

Furto alla Ponte Vecchio, i ladri hanno un volto

Nelle immagini delle telecamere a circuito chiuso le fasi della razzia di preziosi per decine di migliaia di euro dall’ingrosso di via delle Fonti

Eccoli in azione, i ladri che hanno svaligiato la Ponte Vecchio Gioielli di Scandicci. Due giorni dopo il furto subito è il titolare a voler diffondere le immagini delle telecamere a circuito chiuso che li hanno ripresi in azione. "I filmati completi – ha detto il proprietario dell’ingrosso orafo – sono stati forniti alle forze dell’ordine che stanno portando avanti le indagini. Ho voluto diffondere queste foto perché credo sia giusto anche per chi opera e lavora nella zona". I ladri, torcia in bocca, sono stati ripresi dalle telecamere nel pieno dell’azione. Il colpo è stato messo a segno intorno alle 4 dell’altra notte, nell’ingrosso di preziosi che si trova in via delle Fonti, a cavallo tra le colline e la zona industriale di Scandicci. Il bottino è importante, sarebbero stati rubati preziosi per diverse decine di migliaia di euro, anche se non è ancora stato esattamente quantificato il valore del maltolto. Per entrare nell’ingrosso orafo, i ladri hanno sfondato uno dei muri perimetrali dalla ditta accanto. Dopo aver sfondato il muro i ladri sono penetrati nel laboratorio, cappello in testa, la faccia semicoperta da una specie di passamontagna, torcia in bocca per poter meglio operare.

"Hanno tentato anche di danneggiare l’impianto di videosorveglianza – ha detto il titolare – ma non ci sono riusciti. Le immagini sono state raccolte e consegnate ai carabinieri per le indagini". Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Badia a Settimo, arrivati per primi sul posto, i malviventi avrebbero usato un flessibile da taglio portatile per aprire le casseforti. Sono riusciti a tagliare l’acciaio solo di una, le altre nonostante diversi tentativi avrebbero retto all’impatto della lama rotante. Oltre alle immagini delle telecamere di servizio, i carabinieri stanno esaminando anche i video delle telecamere dell’impianto di video controllo del comune di Scandicci e delle aziende vicine. L’ingrosso orafo è stato già ‘visitato’ nel 2010, in quella occasione i ladri entrarono da una finestra e ugualmente con una smerigliatrice scassinarono più casseforti dove c’erano i preziosi lavorati destinati alla vendita per un valore di oltre 200mila euro in preziosi. Adesso le imprese di via delle Fonti, non solo l’orafo, ma anche tanti laboratori pellettieri che hanno caveau con pelli pregiate, chiedono maggiori controlli sul territorio.