Se Dante tornasse oggi nelle vie intorno casa, gli parrebbe forse di non esser mai ’uscito a riveder le stelle’. Che qui le bolge le ritroverebbe senza lo sforzo di andare nella selva oscura: ladri, falsari, golosi, traditori.
Un fenomeno domina su tutti: il turismo, quello più becero, massificato, ignorante. Sono lontani i tempi di Pratolini, che viveva e scriveva di queste strade – via dei Magazzini, via de’ Tavolini, via del Presto… – intrise di fiorentinità. Qui di fiorentino c’è rimasto solo il business. E in mezzo a chi lo fa onestamente, ci sono un numero indefinito di delinquenti.
Partenza da Palazzo Vecchio, cento metri in linea d’aria, ma anni luce dalla quotidianità. Colpo di coda dell’estate e il rione è ancor più gremito di turisti. Dal canto dei Giugni le comitive esondano piazza Signoria e travolgono tutto. Contatti indesiderati che offrono sponda ai borseggiatori. Virata a destra in via della Condotta. Al muro umano si aggiungono golf car, furgoni, ncc, taxi, ma anche espositori che invadono tutto. "È un continuo borseggiare turisti – dicono dalla Fioreria Signoria – E anche noi commercianti siamo nel mirino. Tre sabati fa, mentre chiudevo, è entrata una signora piangendo, accento toscano: ‘Mi faccia un cuscino da morto’ mi ha detto, ‘Mi dispiace sono in chiusura, ‘Per favore’ insisteva. Di fronte a un lutto come fai? Vado nel retrobottega. Torno e mentre compongo mi dice di avere una commissione e che sarebbe tornata poco dopo. Alle 21, ancora non è tornata. Guardo in cassa: mi aveva fregato tutto...". La stessa truffatrice ha colpito anche da Eugenio calzature in via del Proconsolo: "Ha chiesto una fornitura di ciabatte per un ospizio. Mentre preparavamo il pacco ha preso 300 euro dalla cassa – conferma la calzolaia – Chiede se nel frattempo può portarci un caffè, esce per andare al bar e sparisce".
"Due settimane fa ho fermato un tizio che tirava via il borsone dal manichino, ho dovuto usare la forza. – dice Mustafà dal negozio di moda adiacente – Dieci giorni fa un cliente che doveva darmi 250 euro è arrivato a pagare e non ha potuto farlo perché gli avevano rubato il portafoglio. E io ho perso il cliente. I responsabili? Sempre gli stessi, schedati e noti, perché li lasciano in giro?". Riprendiamo via de’ Cerchi "Due giapponesi mangiavano al banco all’ ingresso, lei ha appoggiato la borsa accanto e... qualcuno l’ha presa, approfittando del momento di calca delle 13,30", raccontano dall’Osteria dei Buongustai.
Virata a sinistra. "Qui è una giungla, nessun controllo – dice il tabaccaio Fatini di va de’ Tavolini – Fanno il gioco delle tre carte, c’è pure il complice che nel frattempo borseggia. Sai quante volte mi rubano sotto il naso? Prendono gomme, gadget e mettono in tasca quando non provano a rifilare soldi falsi".
"Da un anno che lavoro in un cantiere qui ed è un anno che vedo i soliti noti truffatori. Li arrestano e sono lì il giorno dopo", scuote la testa il muratore Salvo. Non si salva via del Corso: "Quasi tutti i giorni ho ladri in negozi – afferma il profumiere de Le Vanità – Rubano di tutto. E spesso arrivano turisti scippati a chiedere aiuto".